Secondo i dati emersi da una ricerca condotta dall’istituto Demoskopika, circa 1,1 milioni di italiani con età inferiore ai 35 anni sono a rischio di dipendenza dai social media.
Dalla ricerca è affiorata una situazione abbastanza preoccupante: 430 mila persone hanno un’età compresa tra i 18 e i 23 anni, 390 mila tra i 24 e i 29 anni, e 308 mila tra i 30 e i 35 anni che mostrano un esposizione problematica con il mondo dei social.
I giovani e i social media, un profondo rapporto di dipendenza
Le persone coinvolte manifestano una serie di sintomi caratteristici della dipendenza dai social media: soprattutto i più giovani avvertono un costante bisogno di utilizzarli, e altrettante difficoltà nel cercare di smettere nonostante gli sforzi, ansia o agitazione legata alla loro mancata disponibilità, e tendono addirittura a sacrificare il tempo che dovrebbe essere dedicato allo studio o al lavoro pur di utilizzare i social.
In Italia, questa ricerca mette in evidenza la necessità di un’attenzione crescente verso i potenziali rischi derivanti dall’uso eccessivo dei social media, specialmente tra i giovani adulti. È importante promuovere una maggiore consapevolezza su questo problema e fornire sostegno a coloro che ne sono affetti, al fine di incoraggiare un utilizzo sano e bilanciato dei social network.
Dipendenza dai social, le parole del presidente di Demoskopika
Secondo quanto dichiarato da Raffaele Rio, presidente dell’Istituto di Demoskopica, i dati raccolti nella ricerca affermano un crescente allarme, non solo tra gli esperti del settore, ma anche tra i giovani stessi, riguardo ai rischi sul comportamento connessi all’utilizzo eccedente e diffuso dei social media.
Tuttavia, ad oggi pare che la politica non stia prestando la dovuta attenzione, o al massimo si trovi in uno stato di stasi riflessiva su quali azioni intraprendere per affrontare questo enorme ed oscuro problema dei social media. Per affrontare questa sfida, sarebbe cruciale avviare una campagna di comunicazione su larga scala da parte della Presidenza del Consiglio, finalizzata a promuovere una cultura digitale più consapevole, diffondere una maggiore comprensione dei possibili pericoli legati all’uso dei social soprattutto tra i più giovani.