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Una rete criminale smantellata
Recentemente, a Milano, le forze dell’ordine hanno effettuato sette arresti legati a un’organizzazione dedita al traffico illecito di migranti. Secondo le indagini, l’hub principale per lo smistamento dei migranti era situato presso la stazione dei bus di Lampugnano, un punto strategico nella zona ovest della città. Gli arrestati, tra cui due autisti di bus internazionali, sono accusati di aver facilitato il trasporto di immigrati irregolari oltre i confini italiani, in particolare verso Francia e Svizzera.
Il racconto di un minorenne tunisino
Un minorenne tunisino, fermato durante un controllo su un bus diretto a Parigi, ha fornito dettagli inquietanti sull’operazione. Il giovane ha rivelato di essere a conoscenza dell’hub di Lampugnano già mentre si trovava in Tunisia, dove aveva sentito parlare di questo centro di smistamento. Una volta arrivato a Milano, è stato avvicinato da un individuo di origini africane che gli ha dato istruzioni su come procedere, permettendogli di salire su un autobus senza documenti, dietro pagamento di una somma di denaro.
Le modalità operative della rete
Le indagini hanno rivelato che il servizio di trasporto organizzato dalla rete criminale era ben strutturato e conosciuto anche all’estero. I migranti irregolari, una volta giunti a Lampugnano, venivano instradati verso altre destinazioni europee. Le testimonianze raccolte hanno confermato che, ad esempio, quattro stranieri avevano pagato 1200 euro per un viaggio da Milano a Lione. Le intercettazioni telefoniche hanno inoltre svelato i tariffari applicati per i viaggi e le istruzioni su chi contattare una volta arrivati a Milano.
Le conseguenze legali e le indagini in corso
Le autorità hanno avviato un’inchiesta approfondita, con 44 capi di imputazione, principalmente per favoreggiamento dell’immigrazione illegale. Le ditte di trasporto coinvolte sono state indagate per la loro responsabilità nella gestione del servizio, mentre i cinque presunti favoreggiatori sono stati riconosciuti dai migranti attraverso fotografie. L’operazione ha messo in luce non solo la gravità del fenomeno del traffico di migranti, ma anche la necessità di un intervento più incisivo per contrastare queste attività illecite.