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Smart working, proroga per lavoratori fragili e genitori di under 14 fino al 31 dicembre 2022

Prorogato lo smart working per i soggetti fragili

Smart working, dopo le sabbie mobili della voce sul Superbonus arriva finalmente la tanto attesa proroga fino al dicembre 2022 per alcune categorie

Novità per lo Smart working, c’è la proroga per lavoratori fragili e genitori di under 14 fino al 31 dicembre 2022. Il provvedimento è stato inserito nell’emendamento appena approvato al Decreto Aiuti bis del governo e alla fine il prolungamento a cui alludeva il ministro Orlando c’è stato. Originariamente la misura non era rientrata nel decreto Aiuti bis varato dal governo a guida Mario Draghi, ma in fase di conversione in legge è stato inserito un emendamento ad hoc. 

Smart working, proroga fino a dicembre

E quell’emendamento in commissione è stato votato all’unanimità. L’esame del testo che si era arenato sul Superbonus è ora in corso al Senato, e dovrà essere concluso in tempi stretti. Il tweet di Orlando è chiaro: “Prorogato fino al 31 dicembre lo smart working per i lavoratori fragili e per i genitori di figli con meno di 14 anni. In diverse occasioni, negli scorsi mesi, avevo proposto la proroga e mi ero impegnato affinché fosse approvata: promessa mantenuta“. Ha spiegato poi il ministro: “La misura rappresenta un intervento fondamentale per tutelare le persone più fragili, i genitori con figli piccoli e continuare a garantire migliore conciliazione del tempo vita-lavoro grazie alla modalità agile”. 

Costi e risorse per attuare la misura

Quanto costerà la misura? 18,66 milioni per il 2022 coperti per 8 milioni attraverso il Fondo sociale per l’occupazione del Ministero del lavoro e per 10,66 con riduzione del Fondo per le politiche attive del lavoro. In smart working ci potranno restare per altri tre mesi i genitori di under 14 se entrambi lavorano ed  fragili, cioè i lavoratori particolarmente a rischio se esposti al contagio da Covid, con valutazione fatta “dal medico competente in base a età, patologie, comorbidità e immunodepressione”.