Roma, 13 dic. (Adnkronos Salute) – Nella magia della festa più attesa dell'anno, la campagna 'Sì Donare rende felici' porta il suo dono prezioso ai bambini con malattie neuromuscolari e alle loro famiglie. Ed è così che, proprio nel giorno di Santa Lucia, con una raccolta straordinaria di ben 100.046,00 euro, si conclude la tradizionale iniziativa solidale per i Centri clinici Nemo, promossa da ODStore in collaborazione con Lindt & Sprungli. Oltre 100mila gesti d'amore in poche settimane, che si uniscono ai 488.164,00 euro donati in questi anni al network clinico grazie alla campagna, per sostenere l''Ambulatorio dell'Affettività'.
Dal 2019 – riporta una nota – questo progetto dei Centri Nemo è dedicato alla presa in carico degli aspetti psicologici, educativi e relazionali dei bambini con Sma e distrofie muscolari, dai primi giorni di vita fino all'età dell'adolescenza. Parliamo, in concreto, della realizzazione nel tempo di spazi di cura pediatrici nei reparti dei centri e del sostegno del team multidisciplinare dei professionisti, al fianco di oltre 600 famiglie ogni anno. A raccontarlo con orgoglio è Mauro Tiberti, ideatore della campagna e patron della catena ODStore: "Ancora faccio fatica a credere che in questi anni siamo riusciti a raccogliere quasi 600mila euro per aiutare i bambini dei Centri Nemo. Quello che mi rende felice e orgoglioso è vedere l'entusiasmo dei miei collaboratori nel promuovere il progetto, ma anche la fiducia che riceviamo sempre di più dai nostri clienti nell'aderire. Auguro a tante aziende di poter sperimentare questa felicità, che fa toccare con mano la possibilità di sostenere tante famiglie".
La felicità di donare, dunque, è ancora una volta l'ingrediente segreto che ha reso speciale anche questa sesta edizione della campagna e che ha contagiato operatori e clienti dei 130 punti vendita della catena di prodotti dolciari e salati. Gesti nascosti, come il dono di 1 euro gratificato con la degustazione di un cioccolatino, che hanno il potere straordinario di cambiare concretamente la qualità di vita. Anche per il 2025, infatti, sarà supportato il team dei 20 professionisti dei Centri Nemo, tra neuropsichiatri infantili, psicologi e psicoterapeuti, impegnato nell'Ambulatorio dell'Affettività.
Di fatto – prosegue la nota – il progetto è un punto di riferimento sui territori, che permette di accogliere e accompagnare, passo dopo passo, i genitori e i ragazzi nel loro percorso di crescita. Si pensi alle paure e alle speranze legate ai nuovi trattamenti di cura o all'avvento dei nuovi studi clinici di ricerca; ma anche alle piccole e grandi sfide di un quotidiano fatto di riabilitazione, di gestione degli ausili, del fare i conti con le fragilità e le risorse fisiche ed emotive nel voler diventare autonomi e nel sentirsi parte attiva del proprio contesto sociale, a scuola, con gli amici, nello sport.
E allora la felicità si colora dei significati che le famiglie dei Centri Nemo hanno dato, restituendo gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato alla campagna. Come il racconto di Veronica, mamma della piccola Cecilia, che ha avuto accesso ai nuovi trattamenti di cura per la Sma: "Nemo ha un impatto importantissimo sulle nostre vite; la rete che si crea è anche affettiva oltre che professionale". O il messaggio di Fabio, papà di Giuseppe: "Nemo per noi è un punto di riferimento importantissimo grazie alle figure che operano con passione. Siamo felici di far parte di questa famiglia e non possiamo che ringraziare tutti". E ancora, la testimonianza di Alina, mamma del piccolo Andrej: "La felicità è sapere di contare su una seconda casa".
"La felicità per noi oggi è la certezza di poter dare continuità, ancora una volta, a progetti come l'Ambulatorio dell'Affettività, un'opportunità straordinaria che permette ai nostri bambini e ragazzi di diventare più consapevoli di ciò che sono e di avere finalmente una prospettiva di futuro – conclude il presidente dei Centri clinici Nemo, Marco Rasconi – Siamo grati all'alleanza con ODStore, perché ci permette di unire la presa in carico clinica con l'attenzione alla vita sociale dei nostri ragazzi, per costruire così nuove esperienze positive di inclusione".