Con la Delibera 61/24/CONS di AgCom è previsto un piano per verificare l’età degli utenti che utilizzano internet e accedono a siti porno.
La verifica dell’età
La delibera è stata pubblicata sul sito dell’Autorità per le Garanzie nella Comunicazioni (da qui AgCom) il 25 marzo. All’interno del documento si apre una “consultazione pubblica” per capire quali strumenti adottare nella verifica della maggiore età degli internauti.
Spiega Massimiliano Capitanio, commissario AgCom: “I siti per adulti dovranno assicurarsi (davvero) che i propri utenti abbiano più di 18 anni.”
Non basterà più dunque, come accade oggi, schiacciare semplicemente su un tasto per confermare che si è maggiorenni.
L’esempio statunitense
Qualcosa di simile è già presente negli Stati Uniti.
Nel gennaio del 2023 in Louisiana è entrata in vigore la legge House Bill N. 142, un documento con cui si stabilisce che tutti i siti che abbiano almeno un terzo di contenuti pornografici sono obbligati a chiedere un documento di identità ai propri utenti. Questo controllo viene effettuato grazie a uno strumento paragonabile allo Spid che verifica che l’anno di nascita dell’utente coincida con l’età necessaria per entrare nel sito.
Molte piattaforme pornografiche si sono però lamentate del drastico calo degli utenti causato da queste nuove norme. Queste infatti non solo impediscono l’accesso ai minorenni, ma spingono molti maggiorenni a cercare altri siti in cui non vigono questi controlli, siti però che non sempre agiscono in maniera legale e che non sono moderati.