Roma, 19 feb.
(Adnkronos Salute) – Nella riorganizzazione del ministero della Salute "compaiono, per le nomine apicali, rassicuranti 'ritratti di famiglia', tradizionalmente maschili. Non ne facciamo una questione politica, si tratterà certo di merito, ed è comprensibile la conferma di chi da tempo è lì e conosce la macchina. Ma l’assenza di donne ai vertici dell’organizzazione della sanità suscita non poche perplessità". Così all'Adnkronos Salute Sandra Morano, responsabile Area formazione femminile del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, commentando la designazione di nuovi tre capi dipartimento, all'interno della riorganizzazione del dicastero.
"Queste nomine – continua Morano – non fanno che riconfermare un trend che condanna la sanità a viaggiare in una tranquilla continuità che la metta al riparo da cambiamenti di prospettive, nonostante un momento storico in cui è capillare e indiscussa la presenza femminile, sia nei numeri che nella responsabilità, dentro quello che resta del Servizio sanitario nazionale, dove le donne sono la maggioranza della forza lavoro".