La protezione dei lavoratori rappresenta un diritto fondamentale e non un semplice onere, come ha sottolineato il premier Giorgia Meloni durante il lancio della Relazione annuale 2023 dell’Inail.
“Promuovere questo diritto deve essere una priorità costante, con tutti coinvolti attivamente”, ha affermato. Il presidente del Consiglio ha specificato che “è necessario incrementare le misure di prevenzione, effettuare più controlli e introdurre sanzioni più severe per chi non si conforma alle normative”.
In merito ai dati sulle malattie professionali, il numero totale ha superato le 72mila denunce, evidenziando un incremento del 19,8% rispetto all’anno precedente. Fabrizio D’Ascenzo, presidente dell’Inail, ha presentato queste informazioni durante la relazione.
“Quest’aumento era previsto dopo il significativo calo registrato a causa della crisi sanitaria globale, che aveva portato a circa 45mila denunce nel 2020 e, in misura minore, poco più di 55mila nel 2021”, ha spiegato.
È importante sottolineare che le denunce si riferiscono a malattie professionali e non a lavoratori malati, che ammontano a circa 49mila. Infatti, un unico lavoratore può avere più denunce per le diverse patologie di cui soffre.