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Le motivazioni che hanno portato Leonardo, un ragazzo di 15 anni, a togliersi la vita vicino a Senigallia utilizzando l’arma del padre, saranno chiarite solo attraverso le indagini condotte dai carabinieri, avvolte in un necessario riserbo data la giovane età coinvolta.
La madre di Leonardo ha presentato una denuncia nella serata di ieri presso la caserma di Mazzocca, accusando tre suoi coetanei, compagni di scuola, di averlo tormentato con insulti. Questa situazione l’aveva spinto a volere lasciare l’istituto che frequentava da poco dopo essere uscito dalla Corinaldesi-Padovano. Questo solleva preoccupazioni riguardanti il bullismo, un fenomeno purtroppo molto diffuso, tanto che il ministro Valditara, visibilmente colpito da quanto successo, ha deciso di avviare accertamenti.
Indagini in corso
Sergio Cutrona, presidente del Tribunale dei minori di Ancona, non si esprime nel merito dell’evento, ma mette in guardia: coloro che compiono atti estremi spesso portano con sé traumi che hanno radici più profonde, a cui bisogna prestare attenzione anche in ambito familiare. Cutrona avvierà una sua indagine sulla presenza di servizi di ascolto supportati da psicologi nelle scuole per verificarne l’efficacia. Le indagini continuano senza tralasciare nessun aspetto, coinvolgendo insegnanti, amici e compagni di Leonardo.
Verranno esaminati tutti i dispositivi elettronici, come smartphone, console di gioco e computer portatili, mentre i messaggi e i contenuti social verranno attentamente analizzati per cercare indizi utili.
Risultati dell’autopsia
Un colpo di pistola ha portato a una morte quasi istantanea: è questo quanto emerso dall’autopsia sul corpo di Leonardo, il giovane che si è tolto la vita in un casolare vicino a Senigallia. La legale della madre, Pia Perricci, ha atteso il responso dell’autopsia, terminata intorno alle 19.
Sebbene l’ora precisa della morte non sia stata comunicata, si ritiene che il ragazzo si sia suicidato poco dopo il suo arrivo al luogo. I funerali avranno luogo giovedì alle 15.30 nella chiesa di Montignano. Secondo le informazioni fornite dalla legale, la famiglia non avrebbe ricevuto alcun segno di solidarietà. Intanto, a Senigallia, la comunità è in lutto e l’argomento principale è questo tragico evento. Nella scuola di Leonardo, gli insegnanti evitano di rispondere alle domande, ma alcuni esprimono il loro dolore in modo riservato.
“Non è giusto,” dichiara una docente della scuola Panzini, dove il ragazzo era iscritto da poco. “A quindici anni si deve trovare una via di uscita; è fondamentale aiutarli in questo.” Simone Ceresoni, dirigente scolastico degli istituti Corinaldesi-Padovano, commenta che gli ex compagni e professori di Leonardo lo ricordano come un ragazzo ben integrato, con relazioni positive sia con i coetanei che con il personale. “Dopo il diploma di giugno, ha scelto un nuovo istituto per seguire una proposta formativa che meglio rispecchiava i suoi interessi e obiettivi.” Entrambe le scuole stanno ora considerando di offrire supporto psicologico agli studenti, una necessità già evidenziata dall’Associazione ‘Di.te – Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo’.
Importanza del supporto psicologico nelle scuole
È fondamentale avere un supporto psicologico stabile all’interno delle scuole, un luogo dove gli studenti possano sentirsi protetti e trovare un ambiente in cui esprimersi liberamente, senza timore di essere giudicati o trascurati.