Roma, 28 gen.(Adnkronos) – "L’entrata delle truppe dell’Armata Rossa nel lager nazista, avvenuta 80 anni fa, segnò l’arresto di quell’orrenda fabbrica di morte ma non, come ci ha appena ricordato la senatrice Segre, la fine dell’incubo. Moltitudini di prigionieri, obbligati a compiere a piedi, nel gelo, le terribili marce della morte, periranno per la fatica, la fame, gli stenti; oppure verranno uccisi brutalmente dalle guardie naziste. Ma anche con la definitiva sconfitta del nazifascismo in Europa, con la ripresa delle democrazie, le ferite non si sono mai del tutto rimarginate. Era arrivata la liberazione. Ma ombre, parole e fantasmi continuarono –e continuano– a generare inquietudine. Sosteneva in quegli anni Primo Levi: 'Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta, ma l’infezione serpeggia'". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione al Quirinale del Giorno della Memoria.
Shoah: Mattarella, 'ombre e fantasmi Auschwitz continuano a generare inquietudine'
Roma, 28 gen.(Adnkronos) - "L’entrata delle truppe dell’Armata Rossa nel lager nazista, avvenuta 80 anni fa, segnò l’arresto di quell’orrenda fabbrica di morte ma non, come ci ha appena ricordato la senatrice Segre, la fine dell’incubo. Moltitudini di prigio...