Roma, 27 gen. (askanews) – “Il male? Arrivava dall’antisemitismo eterno, eterno, millenario secondo me, perché abbiamo sempre sofferto per l’antisemitismo, razzismo chiamiamolo come vogliamo, è da lì che arriva, da persecuzioni millenarie che poi è finito nella Shoah. Altrimenti non poteva arrivare. Soltanto questo lungo, infinito, eterno antisemitismo, che non manca nemmeno oggi. Anche se in forme diverse. E poi l’Europa che va verso destra e vede crescere sempre più l’antisemitismo, capro espiatorio sempre gli ebrei”: lo ha detto la scrittrice e poetessa sopravvissuta all’Olocausto Edith Bruck, intervistata da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” sul Nove.
Gli ebrei “poi vengono giudicati nel loro insieme, come se tutti pensassimo la stessa cosa e non si distingue, vengono chiamati ‘voi’, l’io non c’è. Fin da bambina l’ho sentito dire. Ancora oggi questo voi, come se pensassimo tutti allo stesso modo. Noi siamo diversi, ognuno è libero di pensare quello che vuole, ma non si viene giudicati tutti insieme, non direi mai in vita mia ‘voi cristiani'”.