Shein e Temu messi al bando: si estende l'indagine sulle sostanze tossiche nei prodotti

Prodotti Shein e Temu nel mirino: le autorità allertate per potenziali rischi di sostanze tossiche.

Presunte sostanze tossiche nei prodotti in vendita su Shein e Temu.

Le indagini si stanno espandendo rendendo noti risultati a dir poco inquietanti. Del resto non ci si capacita come sia possibile acquistare vestiari, attrezzi da lavoro (e altro) per davvero pochi spiccioli e poi aspettarsi prodotti di qualità. Un’eventualità davvero improbabile.

Il business del fast fashion

Il modello di business del fast fashion, caratterizzato da prezzi estremamente bassi, si basa sulla produzione massiva di capi per soddisfare un’alta domanda in tempi molto rapidi.

Questo comporta inevitabilmente l’impiego di materiali di scarsa qualità e processi produttivi a basso costo, che incidono sulla durata e sulla qualità del prodotto finale.

Prodotti a basso costo? Manodopera sfruttata

Quando un prodotto viene venduto a un prezzo particolarmente basso, spesso ciò cela sfruttamento della manodopera e pratiche di produzione poco trasparenti, con ripercussioni dirette sulla qualità per il consumatore. Da alcuni anni, le autorità stanno monitorando da vicino Shein e Temu, in particolare dopo le numerose sponsorizzazioni che queste piattaforme hanno diffuso sui social media a livello globale.

Shein e Temu: sostanze tossiche nei prodotti

A seguito delle indagini delle autorità sudcoreane, è intervenuta anche OkoTest, una rivista tedesca che tutela i consumatori, fornendo ulteriori stime. La rivista ha denunciato la presenza nei capi d’abbigliamento, in particolare quelli destinati ai neonati, di sostanze pericolose come cadmio, piombo, antimonio, naftalene e ftalati, tutte vietate per legge. Nonostante i periodici report e le crescenti preoccupazioni sui prodotti di Shein e Temu, le vendite globali continuano ad aumentare anno dopo anno, contribuendo anche a un incremento delle emissioni dannose per l’ambiente.