Sharon Verzeni, il papà di Sergio Ruocco: "È pulito, volevano un figlio"

Proseguono le indagini per l'omicidio di Sharon Verzeni: le dichiarazioni di Mario, il padre di Sergio Ruocco

Sharon Verzeni è stata accoltellata e uccisa nella notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo.

Il padre di Sergio Ruocco, Mario, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla ragazza e su suo figlio.

Sharon Verzeni, le dichiarazioni del papà di Sergio Ruocco: l’intervista

Andavano d’amore e d’accordo. Sergio aveva trovato l’anima gemella. Si preparavano per avere un figlio. ‘Allora, mi fate diventare nonno?’, chiedevo. ‘Dillo a Sergio’, mi rispondeva lei. L’unico problema di Sergio era il mutuo. È stato con me fino a quando non ha preso casa a Terno d’Isola con Sharon, tre anni fa.

A mettere a posto l’appartamento li ho aiutati io, che ho fatto il piastrellista. Ho dato una mano. C’era anche il padre di Sharon” – così Mario Ruocco ha parlato di suo figlio Sergio e della situazione con Sharon. L’uomo si è soffermato sulle indagini delle autorità: “Siamo stati ascoltati io in una stanza e Sergio in un’altra” – spiega l’uomo – Mi hanno chiesto della mia vita, il matrimonio, il periodo da sposato, il divorzio, i tre figli, Sergio, Sharon, le amicizie che avevano.

I carabinieri fanno il loro lavoro, ma con tutte quelle ore è stato stressante. Quando siamo usciti, c’erano fuori i giornalisti, luci, fari, qualcuno che ha cercato di inseguire la nostra macchina mentre ci allontanavamo. Li ho salutati con la mano. Sergio ora è tornato a Bottanuco, a casa dei genitori di Sharon.

Sharon Verzeni, le dichiarazioni del papà di Sergio Ruocco: l’ipotesi

Mario nega che il figlio possa c’entrare qualcosa, ma un’ipotesi su quello che è accaduto se l’è fatta: “In un bar entra tanta gente, di ogni tipo.

La mia ipotesi è che qualcuno possa avere infastidito Sharon, averle fatto delle avance. Lei si è rifiutata. Quello l’ha tenuta d’occhio mentre lei era ignara di tutto, magari l’ha seguita dal bar di Brembate dove lavorava fino a Terno d’Isola e gliel’ha fatta pagare. Almeno, questa è l’idea che mi sono fatto, solo una ipotesi. Hanno sentito una macchina che sgommava, forse era l’assassino”.