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Sgombero del centro sociale Leoncavallo: tensioni e attivismo a Milano

Manifestazione contro lo sgombero del Leoncavallo a Milano

Attivisti in festa mentre si prepara lo sgombero del noto centro sociale milanese.

Un djset per resistere

Il centro sociale Leoncavallo di Milano, un luogo simbolo di aggregazione e cultura alternativa, si prepara a fronteggiare un possibile sgombero. Gli attivisti, in segno di protesta e resistenza, hanno organizzato un djset accompagnato da birra e cibo, creando un’atmosfera di festa nonostante le incertezze che incombono. Questo evento non è solo un momento di svago, ma rappresenta anche una forma di lotta per difendere uno spazio che ha visto passare generazioni di giovani e artisti.

La posizione dell’amministrazione

In una nota ufficiale, l’amministrazione comunale ha dichiarato: “È interesse dell’amministrazione trovare una soluzione che possa salvaguardare l’esperienza e la storia del centro”. Tuttavia, le parole sembrano contrastare con le azioni, poiché il rischio di sgombero rimane concreto. La questione si complica ulteriormente con l’opposizione che si oppone a qualsiasi trattativa per la concessione d’uso dello spazio. “Se il Leoncavallo vuole uno spazio, che se lo compri”, affermano i rappresentanti dell’opposizione, evidenziando una mancanza di volontà politica di trovare un compromesso.

Un simbolo di lotta e cultura

Il Leoncavallo non è solo un centro sociale, ma un simbolo di resistenza e cultura alternativa a Milano. Da anni, questo luogo ospita eventi culturali, concerti e attività sociali che hanno contribuito a creare una comunità vibrante e inclusiva. La sua chiusura rappresenterebbe non solo la perdita di uno spazio fisico, ma anche la fine di un’importante esperienza collettiva. Gli attivisti, consapevoli di ciò che è in gioco, continuano a mobilitarsi, sperando di trovare un dialogo costruttivo con le istituzioni.