Argomenti trattati
Il monito di Sergio Mattarella
Durante una lectio magistralis all’Università di Marsiglia, il presidente Sergio Mattarella ha lanciato un chiaro monito riguardo ai rischi del protezionismo e dell’indebolimento delle organizzazioni internazionali. Senza mai nominarli direttamente, ha puntato il dito contro figure influenti come Vladimir Putin, Donald Trump ed Elon Musk, evidenziando come le loro azioni possano minacciare la stabilità globale. Mattarella ha sottolineato che l’Europa deve decidere se essere un soggetto attivo nella politica internazionale o rimanere un semplice oggetto nelle mani di potenze straniere.
Le sfide del protezionismo
Il presidente ha richiamato l’attenzione sulla storia del Novecento, mettendo in guardia contro il ripetersi degli errori del passato. “Oggi assistiamo a crisi economiche, protezionismo e sfiducia tra gli attori mondiali”, ha affermato, richiamando alla memoria il fallimento della Società delle Nazioni. La mancata adesione degli Stati Uniti a quell’organismo, nonostante il sostegno di Woodrow Wilson, è un monito che non possiamo ignorare. La storia ci insegna che l’isolazionismo e la chiusura non portano mai a risultati positivi.
Un’Europa unita e forte
Mattarella ha esortato l’Europa a non accettare un ruolo passivo, ma a diventare protagonista nella scena internazionale. “Può accettare di essere schiacciata tra oligarchie e autocrazie?”, ha chiesto retoricamente, sottolineando l’importanza di una risposta unitaria e coesa. La sua visione è chiara: l’Europa deve unirsi per affrontare le sfide globali, evitando di cadere nella trappola del vassallaggio. La creazione di un’Unione più forte è fondamentale per garantire la sovranità e la dignità dei popoli europei.
Il rischio dell’appeasement
In un passaggio particolarmente incisivo, Mattarella ha ricordato che la strategia dell’appeasement non ha funzionato nel 1938 e che un abbandono delle responsabilità può portare a conseguenze disastrose. “La fermezza avrebbe potuto evitare la guerra”, ha affermato, invitando a riflettere se oggi sia possibile adottare un approccio diverso. La storia, secondo il presidente, non deve essere un peso, ma una guida per le decisioni future.
La critica ai nuovi corsari
Infine, Mattarella ha denunciato l’ascesa di “neo-feudatari del Terzo millennio”, descrivendo figure come Elon Musk come nuovi corsari che minacciano le sovranità democratiche. Questi individui, secondo il presidente, vedono le organizzazioni internazionali come ostacoli ai loro profitti e non come strumenti per il bene comune. È quindi essenziale che l’Europa si risvegli e agisca con determinazione per difendere i propri valori e la propria autonomia.