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Ottanta anni anni fa, il 12 agosto 1944, 560 persone tra cui 130 bambini, furono trucidate a Sant’Anna di Stazzema dalle SS naziste in collaborazione con i membri della Repubblica di Salò. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato oggi quanto accaduto.
Le parole di Sergio Mattarella
“Per la Repubblica oggi è giorno di memoria, di raccoglimento, di testimonianza. Il 12 agosto di ottant’anni fa compirono nelle frazioni di Stazzema uno degli eccidi più spietati della Seconda Guerra Mondiale”.
È stato ricordato lo sterminio di comunità locali che non aveva nessuna colpa. Un popolo che è stato il simbolo di riscatto, di rinascita umana e civile che ha saputo opporsi alla barbarie, generando democrazia, libertà, pace, laddove si voleva cancellare ogni speranza.
Il messaggio rivolto ai sopravvissuti
Inoltre, il Presidente della Repubblica ha rivolto un caloroso messaggio ai discendenti dei cari uccisi e ai sopravvissuti.
“Ai discendenti e alle genti di Stazzema, che rinnovano oggi il dolore della propria comunità per lo sterminio dei propri cari, va il sentimento commosso dell’intera Nazione. Una grande eredità morale è stata lasciata dai sopravvissuti. La Repubblica può qui riconoscere le sue radici. Quelle che, anche oggi, ci spingono a respingere le ragioni della guerra come strumento di risoluzione delle controversie”.
La condanna a 61 anni dalla strage
Ci vorranno 50 anni per conoscere quello che accadde, dopo il ritrovamento casuale a Palazzo Cesi, negli archivi della procura generale militare di Roma, dei 695 fascicoli sui crimini di guerra commessi dai nazifascisti dopo l’8 settembre 1943.
Il 22 giugno 2005 il Tribunale militare di La Spezia, a 61 anni dall’eccidio, emette la sentenza di condanna all’ergastolo per dieci tra ex ufficiali e sottufficiali tedeschi giudicati responsabili dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema.