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Serena Bortone, conduttrice del programma “Che sarà…“, si è lasciata andare a uno sfogo durante la penultima puntata, giustificando le sue prese di posizione politiche e difendendo la linea editoriale del suo show. Le sue dichiarazioni giungono dopo mesi di tensioni, culminati con il caso Scurati e un provvedimento disciplinare nei suoi confronti.
Il riferimento alla Decima Mas
Nel corso della puntata andata in onda il 15 giugno, Bortone ha espresso chiaramente la sua frustrazione verso certi comportamenti politici che ritiene inaccettabili. “Nessuno di noi parlerebbe di fascismo se evitassero di inneggiare alla Decima Mas, fare francobolli sui fascisti, picchiare un deputato in Aula,” ha dichiarato la conduttrice.
Il caso Scurati e le ripercussioni aziendali
Gli ultimi due mesi sono stati particolarmente difficili per Bortone. Il caso Scurati ha portato a un provvedimento disciplinare nei suoi confronti e ha fatto emergere l’ipotesi di una riduzione del suo programma, che potrebbe andare in onda solo il sabato nella prossima stagione. Questo contesto ha amplificato lo sfogo della conduttrice, che si è sentita in dovere di spiegare le motivazioni dietro alcune sue prese di posizione. Roberto Sergio, amministratore delegato in uscita della Rai, ha espresso chiaramente che, secondo il regolamento aziendale, Bortone avrebbe dovuto essere licenziata per le sue azioni. “Nell’utilizzo dei profili privati si è tenuti a non compiere azioni che possano ledere la reputazione e i diritti Rai,” ha affermato Sergio, sottolineando l’importanza di esprimersi a titolo personale senza coinvolgere l’azienda.
Il futuro incerto di “Che sarà”
La stagione di “Che sarà” si concluderà il 16 giugno, ma il futuro del programma e della stessa Bortone in Rai rimane incerto. L’ultima puntata potrebbe fornire qualche chiarimento su ciò che attende la conduttrice, se proseguirà la sua carriera in Rai, se ci saranno cambiamenti nelle decisioni aziendali, o se deciderà di cercare nuove opportunità altrove.