Soda caustica e acqua ossigenata.
Grazie a questi due ingredienti, un’azienda controllata da TreValli oscurava il cattivo sapore del latte andato a male per poterlo tenere in vendita. È questo quanto avrebbero scoperto i Nas di Ancona che hanno effettuato un maxi-sequestro raccontato anche dal ‘Resto del Carlino’ e dal ‘Corriere Adriatico’.
Sequestro latte TreValli: l’operazione
I carabinieri dei Nas di Ancona e l’Unità investigativa Centrale del Dipartimento dell’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del MASAF, hanno condotto un grosso blitz nelle Marche per sequestrare i prodotti di un caseificio controllato dal gruppo TreValli Cooperlat.
Si tratta dell’azienda Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro, in provincia di Pesaro-Urbino: sequestrate nell’occasione sia le celle frigo, sia i vani di conservazione, bancali con prodotti scaduti, ma anche ingenti quantitativi di soda caustica e acqua ossigenata.
Sequestro latte TreValli: l’ipotesi
Secondo l’ipotesi avanzata dalle autorità, l’azienda utilizzava proprio questi ultimi due elementi per correggere il latte andato a male e poterlo comunque vendere.
In totale, sono state sono state sequestrate circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari, insieme a circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti per 800 mila euro.