Tragedia ad Ancona: il dramma della madre del giovane suicida di 15 anni
A Senigallia, dopo la tragica morte del figlio, la madre ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, facendo i nomi di due ragazzi che secondo lei erano coinvolti nel bullismo subito dal ragazzo. Il giovane si è tolto la vita utilizzando la pistola di servizio del padre. La madre ha rivelato che il figlio, prima di compiere l’estremo gesto, le aveva raccontato delle sofferenze che stava affrontando. In lacrime, ha espresso il suo dolore, dicendo: “Non riesco a capire perché abbiano voluto distruggerlo”. La vicenda è segnalata da La Repubblica, mentre la Procura di Ancona ha avviato un’inchiesta contro ignoti per indagare sull’istigazione al suicidio.
Domenica 13 ottobre, dopo cena, il giovane ha detto buonanotte al padre e ha preso le chiavi del suo armadietto. Lì, il genitore, un vigile urbano, custodiva la pistola di servizio. Dopo aver prelevato l’arma, è uscito di casa. Quando il padre ha notato l’armadietto aperto e il figlio assente, ha subito dato l’allerta. La madre del ragazzo ha sporto denuncia per i comportamenti di bullismo subiti dal quindicenne. Negli giorni precedenti, l’adolescente si era aperto con i genitori, rivelando il desiderio di lasciare la scuola a causa delle prese in giro e degli insulti ricevuti. Aveva tanta paura di tornare tra i banchi che i genitori avevano pensato di contattare il preside per trovare una soluzione e trasferirlo in un’altra classe. In seguito all’allerta, sono state avviate le ricerche del ragazzo, culminate purtroppo nel rinvenimento del suo corpo alle 11.30 di lunedì mattina in un casale isolato nella campagna del comune in provincia di Ancona. “È una vera tragedia”, ha dichiarato il sindaco Massimo Olivetti. “Siamo solidali con la famiglia per questa sfortunata vicenda. È un grande lutto per tutta la comunità.”