Torniamo a parlare di Selvaggia Lucarelli, citata per danni in queste ore dallo psicologo Claudio Foti (insieme a due quotidiani), del quale la giornalista scrisse in diversi articoli.
Lo psicologo Claudio Foti chiede i danni a Selvaggia Lucarelli
Claudio Foti chiede un risarcimento danni a Selvaggia Lucarelli. La giornalista infatti scrisse diversi articoli che uscirono su due quotidiani, in merito agli affidamenti illeciti di Bibbiano, nella struttura gestita appunto da Foti.
Ora il professionista chiede 320mila euro di danni sia alla giornalista che ai quotidiani che riportarono quei 9 articoli.
Contro di lei c’è anche un ristoratore, che sulla scia di questo scandalo, ha raccontato infatti che per colpa delle accuse di Selvaggia Lucarelli, ha dovuto chiudere il locale.
Parliamo di un ristoratore che affermava di non lavorare perché gay, così avviò una raccolta fondi ma tutto questo venne messo in discussione e fortemente criticato dalla giudice di Ballando con le Stelle.
La replica di Selvaggia Lucarelli
Insomma non è un bel periodo per Selvaggia Lucarelli, non nuova a polemiche del genere. Nell’attesa di comparire nel Tribunale di Torino per la causa civile in merito al caso Foti, ha commentato la vicenda relativa alla diffamazione di quest’ultimo.
“L’unico fine è alimentare una campagna mediatica nei miei confronti sfruttando l’attenzione per la mia persona per dare spazio a chi, in questi anni, è stato da me attenzionato nell’ambito della mia attività giornalistica”.
Poi prosegue: “Devo mio malgrado rilevare che la notizia sia inveritiera, decontestualizzata e non attuale” perché l’atto di citazione risale al 22 ottobre 2022 e che l”unico fine” della sua divulgazione “è alimentare una campagna mediatica contro di me”. “Nell’incipit dell’articolo si legge: “‘Claudio Foti, lo psicologo assolto in appello dopo una condanna in primo grado nella vicenda sui presunti illeciti a Bibbiano, chiede a Selvaggia Lucarelli e a due quotidiani che hanno ospitato nove suoi articoli tra il 2019 e il 2021 un risarcimento di 320mila euro nell’ambito di una causa civile avviata davanti al Tribunale di Torino’.
La richiesta risarcitoria proviene dal dottor Claudio Foti a due diverse testate giornalistiche per le quali ho scritto diversi articoli relativi al c.d. caso Bibbiano; un caso giornalistico di grande rilevanza di cui anche AGI non ha mancato di scrivere. I procedimenti di cui all’articolo in parola sono stati incardinati il 22 ottobre 2022: la fonte della notizia sarebbe “l’atto di citazione visionato dall’AGI” ovvero un documento di parte attorea risalente nel tempo atteso che i due procedimenti sono già in avanzata fase istruttoria. Non solo: la notizia (che notizia non è) è volutamente offerta in modo poco chiaro per farla apparire attuale evidenziando in neretto, nel corpo del testo parole quali malafede, mistificante, linciaggio mediatico. Una scelta selettiva di termini e personaggi (appare nel titolo, nelle foto e nel corpo del testo sono il mio nome sebbene sia una vicenda giudiziaria molto più ampia e complessa) del tutto ingiustificabile giornalisticamente parlando: la notizia non è corretta e non è attuale”.
“Il fine appare chiaro: cavalcare l’onda di questi ultimi giorni e alimentare una vera e propria campagna mediatica (in questo modo sì) – prosegue Lucarelli – nei miei confronti sfruttando l’attenzione mediatica nei confronti della mia persona per dare spazio a chi, in questi anni, è stato da me attenzionato nell’ambito della mia attività giornalistica”.