Secondo le statistiche della Cgia, nel 2023, circa 431 mila studenti giovani hanno deciso di lasciare la scuola.

Secondo uno studio della CGIA di Mestre, nel 2023 in Italia circa 431 mila giovani tra 18 e 24 anni hanno interrotto anticipatamente il loro percorso scolastico. L'Italia si posiziona al terzo posto tra i 20 paesi dell'Eurozona per abbandono scolastico con un tasso del 10,5%. In particolare, la Sardegna ha registrato un tasso di abbandono del 17,3%, seguita da Sicilia e Provincia di Bolzano. Nonostante ciò, quasi tutte le regioni italiane hanno mostrato una diminuzione del tasso di abbandono rispetto al 2019. Durante l'anno scolastico 2023/2024, la maggior parte degli studenti nelle regioni più produttive e competitive ha optato per la formazione tecnica o professionale.

Secondo un’analisi dei dati Eurostat e Istat condotta dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre (Venezia), in Italia nel 2023, circa 431 mila ragazzi tra i 18 e i 24 anni hanno interrotto precocemente il loro percorso formativo.

Al massimo, questi giovani hanno ottenuto il diploma di scuola media, ma non hanno completato nessun corso di formazione professionale o frequenza scolastica successiva.

L’Italia e Cipro sono il terzo paese tra i 20 paesi dell’Eurozona per abbandono scolastico, con un tasso del 10,5% della relativa popolazione. Ritroviamo percentuali peggiori in Spagna, con il 13,7%, e in Germania, con il 12,8%. La media dell’Area Euro si ferma al 9,8%.

Nell’Italia stessa, la regione con maggiori problemi è la Sardegna, che nel 2023 ha registrato un tasso di abbandono scolastico del 17,3%. A seguire, troviamo la Sicilia con il 17,1% e inaspettatamente la Provincia di Bolzano con il 16,2%. Seguono poi la Campania con il 16%, la Puglia con il 12,8% e la Calabria con l’11,8%.

In termini di numeri assoluti, i giovani che hanno lasciato la scuola in anticipo sono maggiormente presenti in Campania con 72 mila unità, seguita da Sicilia (62 mila), Lombardia (53 mila) e Puglia (38 mila).

Confrontando i dati con il 2019, si riscontra una diminuzione percentuale del tasso di abbandono in quasi tutte le regioni, con le eccezioni di Liguria (+0,5%), Veneto e Provincia Autonoma di Trento (+1,5% entrambi), e Bolzano, che ha registrato un incremento del +4,6%.

I numeri forniti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito evidenziano che durante l’anno scolastico 2023/2024, 2,631,879 studenti erano iscritti nelle istituzioni pubbliche secondarie di secondo grado.

Di questo totale, il 51,4% frequentava un liceo, mentre il 31,7% era iscritto a un istituto tecnico e il 16,9% a un istituto professionale. A livello territoriale, le regioni con un’economia più produttiva e competitiva presentano una tendenza inversa. In Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, rispettivamente il 56,9%, 56% e 52,4% degli alunni sceglie la formazione tecnica o professionale. Solo in Puglia, con il 50,3%, la scelta è diversa, mentre negli altri territori del Centro-Sud la maggioranza degli studenti opta per i licei piuttosto che per la formazione tecnica o professionale.