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Scostamento di bilancio: cos'è e cosa significa

Camera

Respinta ieri alla Camera la risoluzione che autorizza lo scostamento di Bilancio proposta dal centrodestra: di fatto una variazione degli obiettivi di finanza pubblica, ecco i dettagli della manovra tanto discussa

Respinta alla Camera la risoluzione che autorizza lo scostamento di Bilancio proposta dal centrodestra. Da ieri non si parla che di un centrosinistra che sogghignava tra gli applausi a fine lettura dei voti e di una Meloni che non si è data per vinta e che ha subito attivato un iter per la riapprovazione. Ma cos’è propriamente lo scostamento di Bilancio?

Scostamento di Bilancio, cos’è?

Si tratta di una variazione degli obiettivi di finanza pubblica rispetto a quelli definiti in sede di approvazione del bilancio dello Stato, cioè con i saldi della manovra. Gli scostamenti rappresentano quindi una modifica alla situazione cosiddetta «tendenziale» o «a legislazione vigente» e possono essere definiti ad aprile nel Documento di economia e finanza (Def) e a ottobre nella Nota di aggiornamento dello stesso, in cui vengono fissati i parametri dell’anno successivo. Ci sono stati tuttavia casi, come per esempio durante l’emergenza Covid, in cui lo scostamento è stato deciso anche nel corso dell’anno per consentire provvedimenti d’urgenza.

Scostamento di Bilancio, cosa significa?

Utilizzando la leva del deficit, lo scostamento crea margine per misure di politica economica. Ed è proprio per questo, ovvero per il fatto di ampliare l’indebitamento e di allontanarsi dagli obiettivi di rientro di medio termine fissati dal Patto di stabilità, che necessita dell’autorizzazione del Parlamento. Sebbene l’applicazione delle regole europee sia stata sospesa nel 2020 durante la prima fase dell’emergenza sanitaria e sia ancora tale in vista della riforma annunciata ufficialmente ieri dalla Commissione, rimangono tuttavia in vigore le norme italiane che, con la riforma dell’articolo 81 della Costituzione, nel 2012 hanno introdotto il principio dell’equilibrio strutturale delle entrate e delle spese del bilancio: Def e NaDef sono affiancati annualmente da una relazione in cui l’esecutivo chiede alle Camere l’approvazione dei nuovi saldi.

Il Def prevede per quest’anno uno scostamento del deficit dal 4,35% tendenziale a legislazione vigente al 4,5% programmatico: si tratta di circa 3-4 miliardi di risorse che il governo vuole destinare al taglio del cuneo fiscale. Per il 2024, invece, è già prevista una variazione dal 3,5% tendenziale al 3,7% programmatico (4-5 miliardi saranno ancora utilizzati per il taglio delle tasse).