Le proteste nelle piazze, nate sotto lo slogan “Giustizia per Ramy”, hanno visto una parte dei partecipanti sfociare in atti di vandalismo e violenze, con 18 agenti feriti e danni a proprietà pubbliche e private, tra cui una sinagoga vandalizzata. Nonostante gli appelli alla calma, l’escalation di violenze ha spostato l’attenzione dal tragico evento di Milano al dibattito politico nazionale. Il governo, guidato da Giorgia Meloni, ha definito gli episodi “ignobili”. Questi scontri infiammano il dibattito politico e il centrodestra punta ad accelerare l’arrivo in Aula del DDL Sicurezza, ora all’esame delle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato.
Scontri per Ramy: violenze in piazza accelerano il DDL Sicurezza
Il governo ha definito gli episodi “ignobili”, attribuendoli a “facinorosi”, mentre la leader del PD, Elly Schlein, pur condannando le violenze, ha accusato la maggioranza di strumentalizzare la situazione a fini politici.
Matteo Salvini, invece, ha puntato il dito contro i “criminali rossi”, ribadendo il pieno sostegno alle forze dell’ordine. Dal canto suo, il Viminale ha ipotizzato che le violenze possano rientrare in una strategia volta a destabilizzare il quadro politico. Nelle 12.302 manifestazioni ( + 9,7% rispetto al 2023) organizzate nel 2024 si sono registrate criticità in 322 casi, circa il 19% in meno dell’anno precedente.
In questo clima di tensione, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha sottolineato l’urgenza di approvare il Ddl Sicurezza, attualmente fermo in Commissione a causa dei 1.500 emendamenti e delle perplessità costituzionali sollevate dal Quirinale.
Scontri per Ramy e il DDL Sicurezza
Tra le misure più controverse vi sono aggravanti per reati di violenza contro pubblici ufficiali e disposizioni riguardanti donne incinte e detenuti.
“Dobbiamo immaginare interventi legislativi che tutelino ancor di più le nostre forze dell’ordine nello svolgimento del loro lavoro”, afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Inoltre, il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, ha annunciato che chiederà di far passare direttamente in Aula il disegno di legge sulla sicurezza per superare così l’ostruzionismo delle opposizioni in Commissione.