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Un corteo che si trasforma in scontro
Il corteo per Ramy, il 19enne tragicamente scomparso durante un inseguimento con i carabinieri a Milano, ha preso una piega inaspettata a Roma. I partecipanti, che si erano radunati in piazza dei Sanniti, hanno lanciato bombe carta e fumogeni contro le forze dell’ordine, scatenando una reazione immediata da parte della polizia. Gli agenti hanno risposto con una carica per disperdere i manifestanti, portando a scontri violenti che hanno sollevato preoccupazioni sulla sicurezza pubblica e sull’ordine durante le manifestazioni.
Le dinamiche degli scontri
La tensione è aumentata in particolare all’altezza di piazza dell’Immacolata, dove oggetti contundenti sono stati lanciati contro le forze dell’ordine. La situazione è degenerata ulteriormente quando sono state rovesciate le campane della raccolta del vetro e sono stati accesi fumogeni. Un mezzo della polizia ha subito danni a causa di una bomba carta, evidenziando la gravità della situazione. La polizia ha dovuto intervenire con decisione per contenere i manifestanti, che hanno continuato a lanciare oggetti e a creare disordini.
Le voci dei manifestanti e delle autorità
Il corteo, organizzato da collettivi autonomi e gruppi studenteschi, ha visto la partecipazione di figure di spicco, tra cui il noto fumettista Zerocalcare. Durante la manifestazione, una delle organizzatrici ha sottolineato come le periferie vengano spesso rappresentate nei media solo in relazione a episodi di violenza e paura. “Siamo qui non solo per Ramy, ma anche per tutte le vittime di omicidio razziale in Italia”, ha dichiarato. Dall’altra parte, le forze dell’ordine hanno condannato l’uso di violenza durante le manifestazioni. Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, ha definito inaccettabile l’aggressione contro gli agenti, sottolineando che chi manifesta deve farlo in modo pacifico e rispettoso.