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Scontri a Roma: 39 denunciati per disordini nel corteo di San Lorenzo

Manifestazione a Roma con disordini e forze dell'ordine

Dopo il corteo per Ramy, la polizia denuncia giovani legati a gruppi antagonisti

La situazione a Roma dopo il corteo per Ramy

Negli ultimi giorni, Roma è stata teatro di scontri violenti che hanno portato a un gran numero di denunce. A meno di una settimana dalla morte di Ramy, un giovane deceduto durante un controllo dei carabinieri, la polizia ha identificato 39 persone coinvolte nei disordini avvenuti nel quartiere di San Lorenzo. Le indagini, condotte dalla Digos della Questura, hanno portato alla raccolta di prove video che hanno permesso di risalire ai responsabili.

Identificazione e denunce: chi sono i coinvolti

Tra i denunciati, molti sono giovani e giovanissimi, spesso legati a collettivi studenteschi e gruppi antagonisti. La maggior parte di loro ha precedenti penali legati a manifestazioni passate. Le accuse variano da manifestazione non preavvisata a violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Due dei denunciati sono minorenni, il che solleva interrogativi sulla gestione delle manifestazioni giovanili e sulla responsabilità degli organizzatori.

Le reazioni del collettivo Zaum

Il collettivo Zaum, coinvolto negli scontri, ha risposto alle accuse di violenza sostenendo che il corteo era una reazione spontanea a una situazione insostenibile. Hanno dichiarato che la loro rabbia non è stata orchestrata da alcun leader, ma è emersa naturalmente in risposta a eventi che hanno colpito la comunità. Inoltre, hanno criticato i media e le forze dell’ordine per aver strumentalizzato la morte di Ramy, trasformando un corteo pacifico in un evento di devastazione.

Prossimi eventi e mobilitazioni

Le denunce arrivate dopo gli scontri di San Lorenzo si inseriscono in un contesto di crescente mobilitazione sociale. Infatti, è prevista un’altra manifestazione, organizzata dalla Rete No ddl sicurezza, con lo slogan “100.000 luci contro il buio del regime”. Questo evento si svolgerà in diverse città, con un appuntamento principale a Roma, dove si prevede la partecipazione di circa trecento persone. La tensione rimane alta e gli sviluppi futuri potrebbero portare a ulteriori scontri e mobilitazioni.