E non potevano certo passare sotto silenzio i fatti avvenuti ieri all’interno e all’esterno dei muri dell’università La Sapienza di Roma, dove una manifestazione di circa 200 persone è sfociata in attimi di violenza e in scontri con la polizia.
Due studenti sono stati arrestati e il mondo della politica ha voluto dire la sua.
Scontri a La Sapienza, le reazioni della politica
Tra i primi a commentare quanto accaduto a Roma c’è stato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida: “La mia più ferma condanna per i gravissimi fatti accaduti oggi a Roma, perpetrati dai collettivi più violenti e facinorosi della sinistra, e la mia più completa solidarietà alla rettrice de La Sapienza e alle forze dell’ordine coinvolte negli scontri.
Ribadisco quanto affermato pochi giorni fa: la tolleranza del passato verso simili episodi ha poi portato agli anni bui del terrorismo e dell’odio”. Poco dopo, anche Matteo Renzi gli fa eco su X: “Hanno tentato di assaltare il rettorato e un commissariato, hanno danneggiato le auto, hanno picchiato un servitore dello Stato perché dirigente di Polizia. Questi studenti parlano di pace ma usano la violenza: non stanno difendendo la causa palestinese, stanno violentando le istituzioni italiane.
Parlano di antifascismo ma sono per primi loro violenti e fascisti“. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha comunicato con il Capo della Polizia Vittorio Pisani e ha espresso la sua vicinanza agli agenti aggrediti. “La protesta legittima non può mai sfociare in violenza e prevaricazione. La decisione del Senato evidenzia che la comunità accademica non accetta imposizioni da una minoranza che vorrebbe isolare le università italiane dal contento internazionale” – ha commentato, invece, la ministra dell’Università Anna Maria Bernini.
Scontri a La Sapienza: parla Giorgia Meloni
“Questo non è manifestare, ma delinquere. La mia solidarietà al dirigente della Polizia aggredito, a tutte le Forze dell’ordine e ai docenti” – sintetizza sui propri profili social la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, a cui si aggiungono anche le parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Ferma condanna per le azioni di odio e violenza dei collettivi studenteschi. La violenza non è, e mai sarà, espressione di libertà“.
Infine, anche anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha rilasciato delle dichiarazioni sull’accaduto: “Simili iniziative, ispirate dall’odio e dalla violenza, sono estranee al libero confronto democratico e vanno fermamente condannate”.