La protesta nazionale del 31 ottobre investe l’intero settore pubblico italiano, con particolare impatto su sanità, istruzione e servizi amministrativi.
Sciopero pubblico impiego 31 ottobre 2024: stop a scuola e sanità
La mobilitazione, scaturita in risposta alla Legge Finanziaria 2025, vede una partecipazione massiccia del personale statale che contesta l’insufficiente aumento salariale dello 0,22% (equivalente a 6 euro lordi mensili).
Nonostante lo sciopero, vengono garantiti i servizi essenziali nel settore sanitario: rimangono operativi i pronto soccorso, l’assistenza domiciliare, i servizi di prevenzione urgente e la vigilanza veterinaria. Funzionanti anche le centrali termoidrauliche e gli impianti tecnologici critici, oltre ai servizi di protezione civile.
Sciopero pubblico impiego 31 ottobre 2024: disagi previsti in scuola e sanità
Nel comparto Istruzione e Ricerca, la protesta coinvolge personale di scuole, università, enti di ricerca, accademie e conservatori. La manovra finanziaria ha particolarmente colpito questo settore, prevedendo una riduzione del 5% del turnover universitario e un taglio di oltre 7.800 posizioni tra docenti e personale ATA. La situazione è aggravata dal diffuso precariato, che interessa un lavoratore su quattro.
Le manifestazioni si svolgono in diverse città italiane: a Roma davanti al Ministero della Pubblica Amministrazione, a Milano in piazza Santo Stefano e a Firenze al Mandela Forum. I sindacati denunciano l’erosione del potere d’acquisto causata dall’inflazione al 18% nell’ultimo triennio e richiedono interventi strutturali per stabilizzare il personale precario e garantire condizioni lavorative dignitose.