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Sciopero dei corrieri Amazon ed Esselunga: consegne sospese e caos nei servizi

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Consegne sospese per lo sciopero corrieri Amazon e Esselunga: proteste a Milano e incidenti. I driver chiedono migliori condizioni di lavoro e sicurezza, mentre i clienti sono in difficoltà.

Oggi, niente consegne. La spesa, per chi l’aspettava, è bloccata e non è una coincidenza che il tutto accada a pochi giorni dal weekend di Pasqua. Proprio quando ci si aspetterebbe un servizio impeccabile, i driver delle società che gestiscono l’ultimo miglio della logistica hanno deciso di fermarsi.

Sciopero dei corrieri Amazon ed Esselunga: consegne bloccate e proteste fino a Pasqua

Una mossa che ha messo in ginocchio catene della grande distribuzione organizzata come Esselunga, ma anche Brivio & Viganò, Logistics, Cap Delivery e Deliverit, tutte coinvolte in questo sciopero che durerà fino a domenica 20 aprile, ore 2. La protesta dei corrieri si fa sentire anche in città come Milano e Settimo Milanese, con presidi previsti per oggi.

I clienti sono in difficoltà. “Sono saltate tutte le consegne fino a Pasqua, un disastro”, ci raccontano. E non è difficile immaginare lo sconforto di chi, magari, aveva fatto acquisti in vista delle festività. La frustrazione è palpabile, ma cosa c’è dietro questa scelta? Perché i driver hanno deciso di incrociare le braccia proprio in un periodo cruciale?

Secondo i sindacati, il malcontento nasce da comportamenti aziendali considerati discriminatori. In pratica, alcuni lavoratori vengono messi a riposo senza giustificazione, mentre ad altri vengono richiesti straordinari e condizioni di lavoro ben oltre i limiti consentiti. Ma non è tutto. Ci sarebbero anche pressioni sui dipendenti affinché sostituiscano chi si rifiuta di lavorare, utilizzando mezzi sovraccarichi. Una situazione che, secondo i sindacati, non rispetta le normative sulla sicurezza. Filt-Cgil ha chiesto con forza un confronto con le aziende coinvolte e con Esselunga.

Amazon ed Esselunga, gli scioperi: salari, sicurezza ma anche l’incidente a Buccinasco

Nel frattempo, non si fermano nemmeno i corrieri di Amazon. Anche loro, in sciopero in tutta Italia, chiedono il rinnovo del contratto nazionale di secondo livello. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti hanno spiegato che, nonostante la disponibilità a discutere, le posizioni di Assoespressi, l’associazione che rappresenta le aziende, non sono cambiate. Le richieste sono chiare: aumento del valore della trasferta, miglioramenti salariali e una riduzione dell’orario di lavoro. In più, c’è la richiesta di modificare le condizioni di sicurezza per i driver, soprattutto in caso di allerta meteo rossa.

Intanto, la protesta ha preso una piega drammatica. A Buccinasco, un lavoratore è stato investito da un furgone mentre partecipava a un presidio davanti alla sede di Amazon. Sebbene non sia grave, l’incidente ha acceso i riflettori sulle modalità della protesta. Amazon, dal canto suo, ha sottolineato che non sono state esercitate pratiche di pressione o intimidazione e ha assicurato la piena collaborazione con le autorità competenti.

Il quadro è complesso. La tensione tra lavoratori e aziende cresce, e le festività di Pasqua rischiano di essere un ulteriore banco di prova per un settore già in difficoltà.