In India, i sindacati degli agricoltori hanno indetto uno sciopero nazionale, protestando da giorni per ottenere concessioni dal governo, che le trattative di giovedì non hanno concluso con un accordo definitivo.
Sciopero degli agricoltori in India: cosa sta succedendo
La protesta coinvolge principalmente lavoratori agricoli e della logistica, con coinvolgimento occasionale di negozianti, lavoratori dell’industria indiana e dei servizi nelle aree rurali, sono previsti blocchi stradali sulle principali arterie stradali.
Un piano di marcia dal Punjab a Nuova Delhi, epicentro dell’agricoltura, è stato interrotto a Shambhu, al confine tra Punjab e Haryana, dove è sorto un presidio di migliaia di agricoltori. Essi hanno presentato 21 richieste al governo, focalizzandosi sui prezzi minimi di sostegno, tariffe predeterminate che il governo acquista dagli agricoltori per proteggere dalle fluttuazioni del mercato.
Sciopero nazionale degli agricoltori in India: le richieste
Altre richieste comprendono la riduzione dei prezzi della canna da zucchero, l’aumento delle pensioni agricole e la concessione di terreni per un memoriale dedicato ai “martiri” della protesta agricola del 2020, durante la quale decine di persone persero la vita.
Gli agricoltori indiani costituiscono un potente blocco elettorale, e molti analisti ritengono che il primo ministro Narendra Modi cercherà di accontentarli il più possibile per mantenere il loro sostegno in vista delle elezioni presidenziali tra aprile e maggio.