Alla fine, l’accordo c’era. Dopo mesi di trattative, rinvii, tensioni. Il contratto collettivo nazionale di lavoro del trasporto pubblico locale, scaduto ormai da dicembre 2023, ha trovato il suo rinnovo.
Sciopero 1°aprile 2025 annullato, accordo raggiunto: ecco gli aumenti previsti
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha messo tutti attorno a un tavolo: sindacati, associazioni datoriali, rappresentanti istituzionali. E alla fine, la firma.
Il nuovo contratto 2024-2026 porterà nelle tasche dei lavoratori un incremento medio mensile che oscilla tra i 220 e i 240 euro. A questi si aggiunge un una tantum di 500 euro. Non cifre da capogiro, ma comunque un passo avanti per circa 110 mila addetti del settore.
A siglare l’intesa, i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Autoferro. Dall’altra parte del tavolo, le associazioni datoriali Agens, Asstra e Anav. A presiedere l’incontro, il viceministro Edoardo Rixi, che ha seguito la questione da vicino.
Uno snodo cruciale, perché senza l’accordo il sciopero 1 aprile 2025 sarebbe stato inevitabile. La mobilitazione era già pronta, con il rischio di pesanti disagi per migliaia di pendolari.
Sciopero 1 aprile 2025 revocato, c’è l’accordo: ma restano nodi da sciogliere
E lo sciopero del 1 aprile 2025? Revocato. Il blocco annunciato per il 1° aprile non ci sarà. Un sospiro di sollievo per chi utilizza i mezzi pubblici ogni giorno, per chi temeva un’altra giornata di caos nelle città. “Sciolti finalmente i nodi” dicono in una nota congiunta i sindacati firmatari. Soddisfatti? Fino a un certo punto. Perché le trattative sono state dure e le richieste iniziali erano più alte. Ma almeno una base solida è stata gettata.
Il punto centrale rimane lo stesso di sempre: salari adeguati, condizioni di lavoro migliori, sicurezza. Temi che restano sul tavolo, perché un contratto non risolve tutto. E la categoria dei lavoratori del trasporto pubblico sa bene che, spesso, ciò che viene scritto nero su bianco poi deve passare il test della realtà.
Ma per ora, la firma c’è. E i bus e i treni locali, il 1° aprile, continueranno a viaggiare.