Gli esponenti dei partiti di opposizione, insieme al comitato di promozione, si sono radunati in piazza Cavour a Roma per presentare le firme accumulate per il referendum sull’Autonomia differenziata. Secondo gli organizzatori, queste superano il milione. Tra le figure di spicco presenti, c’erano Elly Schlein del Partito Democratico, Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Avs, Riccardo Magi di +Europa, Maria Elena Boschi di Italia Viva e Maurizio Landini della Cgil. Tutti indossavano le magliette della campagna referendaria e mostravano le scatole con le firme raccolte.
“Quest’oggi segna un momento cruciale. Sottoponiamo oltre un milione di firme in opposizione alla legge sull’autonomia differenziata, che divide l’Italia in due parti. Tale divisione è un’operazione indesiderabile orchestrata da Giorgia Meloni, che ha scambiato la carica di premier con la suddivisione dell’Italia, consegnando il Sud alla Lega di Salvini”, ha affermato Angelo Bonelli, membro del parlamento di AVS e portavoce nazionale di Europa Verde. “Al contrario, aspiriamo a un’Italia che non favorisca discriminazioni sociali e che protegga l’ambiente. Sentiamo che nei cittadini sta crescendo un desiderio di cambiamento. Vogliono esprimere la loro opinione contro un governo che, attraverso una propaganda ingannevole, ritrae un’Italia che non rispecchia la realtà. Riteniamo che il referendum sia un mezzo fondamentale che supera il semplice scontro elettorale”.
“Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha annunciato l’invio delle firme raccolte per il Referendum sull’Autonomia differenziata. Secondo lui, l’iniziativa ha avuto molto successo e la risposta dei cittadini è stata favorevole nella lotta contro un progetto che si ritiene dannoso per l’unità del Paese. Secondo conte, il progetto enfatizza la burocrazia, danneggiando tutte le regioni dell’Italia da nord a sud.
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha poi rivelato che sono state raccolte 1,3 milioni di firme contro l’autonomia differenziata proposta dal governo Meloni. La sua interpretazione del risultato è stata positiva, sottolineando l’importanza di continuare a mobilitarsi in previsione del voto sicuro. Ha esortato a considerare come tale riforma potrebbe dividere il paese, accentuando le disuguaglianze territoriali, soprattutto nel sud e nelle aree interne. Tuttavia, ha avvertito che anche il nord potrebbe soffrire per tale riforma. Infine, ha espresso la sua gioia per il fatto che l’obiettivo del numero di firme sia stato non solo raggiunto, ma superato, evidenziando l’importanza della mobilitazione popolare e l’orgoglio del Partito Democratico nel far parte del comitato promotore insieme a molte altre forze politiche e sociali.”
“Abbiamo conseguito un fantastico traguardo, raggiunto in breve tempo grazie all’impeccabile sostegno dei cittadini che ci hanno appoggiato online e principalmente ai nostri banchetti organizzati localmente. E’ un indicatore significativo nel contesto della sfida maggiore che consiste nel raggiungere il quorum per l’abrogazione di una legge che disunisce il nostro Paese”, ha esclamato la parlamentare di Italia Viva, Maria Elena Boschi. “Con l’autonomia differente, lo stesso diritto dei cittadini, includendo quelli fondamentali come l’assistenza sanitaria e l’istruzione, non sarà garantito. E’ una riforma che penalizza il meridione e arreca danni pure al settentrione. E’ l’ultima bandierina ceduta alla Lega di Salvini per poter continuare a portare il nome di Lega e – ha concluso – è stupefacente come la patriottica Meloni appoggi con tale convinzione una riforma che crea divisioni nel Paese”.