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Sassari, assalto armato al caveau della Mondialpol: spari contro i carabinieri

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Un commando formato da una quindicina di rapinatori ha progettato l'assalto armato al caveau della Mondialpol di Sassari

È sembrata una scena da film d’azione, quella vissuta ieri a Sassari, presso la sede della Mondialpol. Un commando di una quindicina di rapinatori, armati fino ai denti, ha utilizzato la benna di un mezzo meccanico per fare breccia all’interno dello stabilimento della società di sicurezza e procurarsi un ricco bottino.

Sassari, assalto armato al caveau della Mondialpol: la rapina

Mimetiche e giubbotti anti-proiettile al corpo, kalashnikov stretti fra le mani. Così i malviventi sono entrati nella sede della Mondialpol e hanno creato il panico. Sulle prime, i rapinatori hanno aperto il fuoco, con l’obiettivo di spaventare le guardie, poi hanno prelevato diversi sacchi di denaro tramite la benna del braccio meccanico. Il bottino, al momento impossibile da quantificare, è stato caricato in un secondo momento su un Ducato bianco. I rapinatori hanno utilizzato il medesimo mezzo Fiat per scappare in direzione Cagliari.

Sassari, assalto armato al caveau della Mondialpol: la fuga

Il piano era studiato nei minimi particolari, perché mentre una parte della banda si occupava del caveau, altri complici si dedicavano a bruciare le auto nelle vie vicine per impedire il passaggio, cospargendo l’asfalto di chiodi. I carabinieri arrivati sul posto sono stati anche bersaglio di spari, fortunatamente però il parabrezza della loro auto ha retto gli agenti non si sono feriti.