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La 42enne, Francesca Deidda, è scomparsa da maggio a San Sperate, un piccolo comune nel sud Sardegna. Il marito 43enne, Igor Sollai, è stato fermato con l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Tuttavia, oggi ci sarebbe stata una svolta nelle indagini: trovati nella zona compresa tra Sinnai e San Vito indumenti ed effetti personali della donna.
Le tracce riconducibili a Francesca Deidda
Tracce ed elementi riconducibili a Francesca Deidda sarebbero stati trovati nel corso dell’ampio rastrellamento effettuato questa mattina mercoledì 10 luglio tra Sinnai e San Vito, punto in cui si è agganciata per l’ultima volta la cella del telefonino della donna.
Non lontano dal ponte romano sarebbero stati rinvenuti suoi indumenti ed effetti personali. A tal proposito, l’area è stata transennata ed è stato chiesto l’intervento degli specialisti del Ris di Cagliari per i rilievi. Non si può escludere che accanto agli effetti personali della donna siano state trovate tracce importanti che possano chiarire cosa le è accaduto.
Sul posto è arrivato anche il magistrato che coordina le indagini, il Marco Cocco.
L’arresto del marito per presunto omicidio
Francesca Deidda è scomparsa da maggio e, secondo la Procura, sarebbe stata uccisa dal marito, attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.
Nella giornata di ieri il fratello della donna, Andrea, ha lanciato un appello al cognato esortandolo a dire la verità di quanto accaduto.
Il marito si dichiara innocente
Nonostante l’arresto, Igor Sollai continua a dichiararsi innocente sostenendo che la moglie si sia allontanata volontariamente:
“Voleva prendersi un periodo di riflessione”, ha detto agli inquirenti.
Per l’uomo è scattato l’arresto poiché vi sarebbero incongruenze nelle sue dichiarazioni e il rischio di fuga.