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Sardegna dice no al deposito di scorie nucleari: unione tra istituzioni e cittadini

Manifestazione in Sardegna contro scorie nucleari

Il Consiglio regionale e i sindaci uniti contro la creazione di un deposito nucleare sull'Isola.

La posizione del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale della Sardegna ha preso una posizione chiara e netta contro la creazione di un deposito di scorie nucleari sull’Isola. Questa mattina, il presidente dell’Assemblea, Piero Comandini, ha confermato il sostegno dell’intero Consiglio ai sindaci dei territori coinvolti nell’ipotesi avanzata dal governo. “La Sardegna non si trasformerà mai in un deposito di rifiuti nucleari”, ha affermato Comandini, sottolineando l’importanza di mantenere l’integrità del territorio sardo.

Unione tra istituzioni e cittadini

Durante l’incontro con i sindaci di diversi comuni, tra cui Mandas, Turri e Albagiara, è emersa una forte opposizione unanime a qualsiasi progetto che possa compromettere la salute e l’ambiente dell’Isola. I capigruppo di maggioranza e opposizione hanno ribadito la loro determinazione a proteggere la Sardegna da ulteriori servitù che potrebbero deturpare il paesaggio e la qualità della vita dei cittadini. “Non permetteremo mai che un’altra servitù deturpi il nostro territorio”, ha dichiarato Comandini, evidenziando la necessità di un’azione comune e coordinata.

Un futuro sostenibile per la Sardegna

Il presidente dell’Assemblea ha anche delineato una visione di sviluppo alternativa, puntando su un futuro green e sostenibile. “La nostra idea di sviluppo è puntare sul green, sulla transizione energetica, sulla creazione di un’isola verde dove turismo, ambiente e agroalimentare si coniughino con la salvaguardia del territorio”, ha spiegato. Questa visione è supportata da un consenso popolare già espresso in numerosi ordini del giorno approvati dall’Aula dal 2022 ad oggi e confermata nel referendum del 2011, dove i sardi hanno deciso di opporsi alle centrali e ai depositi nucleari.

Richiesta di azione al governo nazionale

I sindaci presenti hanno chiesto ai capigruppo di intensificare l’azione comune nei confronti del governo nazionale. Comandini ha annunciato che scriverà al ministro competente per ricordare che la Sardegna ha già espresso la sua volontà in merito alla questione. “Il Consiglio regionale non permetterà mai che si disconosca la volontà dei sardi”, ha concluso, ribadendo l’importanza di rispettare il risultato del referendum del 2011, in cui i cittadini hanno scelto di dire No al nucleare e alle scorie.