Alessandra Todde, prima donna ad essere stata eletta governatrice della Sardegna, celebra una vittoria travagliata ma significativa contro il sindaco uscente di Cagliari, Paolo Truzzu.
La sua elezione rompe barriere storiche, diventando la prima donna a guidare la regione dopo 75 anni di governo maschile. L’ex deputata e vicepresidente del Movimento 5 Stelle si rivolge alla stampa con un mix di soddisfazione regionale e prospettive nazionali.
Alessandra Todde e l’apparizione “vergognosa” della Meloni
Todde sottolinea il valore della sua vittoria per la Sardegna, ma anche per l’intero paese, evidenziando il successo della coalizione Campo largo, un’inedita alleanza tra M5S, PD e Alleanza Verde.
Questo risultato dimostra che la collaborazione tra partiti diversi può portare a risultati tangibili, come dichiara con orgoglio, condividendo il merito con figure nazionali come Giuseppe Conte ed Elly Schlein.
Mentre si prepara ad affrontare le sfide regionali, la neo presidente Alessandra Todde non esita a criticare la campagna elettorale arrogante e superficiale, nonché di una “apparizione vergognosa” del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Sardegna, sottolineando che la politica del cabaret non trova terreno fertile nell’isola.
Allo stesso tempo, la nuova governatrice regionale esprime la sua determinazione nell’implementare progetti solidi e inclusivi per il bene del territorio sardo.
L’impegno di Todde
Guardando oltre i confini regionali, Todde si impegna a portare il suo modello di leadership anche in altre parti del paese, come evidenziato dalla sua prossima campagna elettorale in Abruzzo. Infine, respingendo le minacce di Flavio Briatore di boicottare la Sardegna in caso di sua vittoria, la neo presidente dimostra la sua priorità nel servire la sua regione piuttosto che piegarsi alle richieste di singoli individui.