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Tra le 218 persone che hanno perso la vita nella tragedia che ha colpito Santo Domingo martedì 8 aprile, durante il il crollo della discoteca Jet Set, ci sono due italiani.
Crollo della discoteca Jet Set a Santo Domingo: le vittime
Il crollo dello stabile è avvenuto in un affollato concerto del celebre cantante Rubby Perez, anche lui vittima della tragedia. A seguito dell’accaduto, il governo ha aperto un’inchiesta per il chiarimento delle cause del crollo, mentre il Teatro Nazionale di Santo Domingo vedrà una cerimonia in memoria delle vittime, tra cui anche il governatore di Monte Cristi, Nelsy Cruz. Papa Francesco ha espresso il proprio cordoglio per le vittime del crollo, in un telegramma recapitato all’Arcivescovo di Santo Domingo, esprimendo “profondo dolore per l’accaduto” e impartendo la sua benedizione “come segno di speranza per i familiari e i sopravvissuti”.
Tra le vittime due italiani: chi erano
Una delle vittime è l’italiano Luca Massimo Iemolo, chef siciliano 49enne che da tempo risiedeva nella Repubblica Dominicana. Insieme a lui, ha perso la vita anche una donna con doppia cittadinanza dominicana e italiana. Iemolo lavorava al Sarah Restaurant, dove i colleghi lo ricordano come un uomo “appassionato, generoso e instancabile in cucina”. Nel 2018 era tornato brevemente in Italia, e al suo arrivo all’arrivo all’aeroporto di Fontanarossa era stato messo in manette per una condanna a 16 mesi per associazione a delinquere. Scontata la pena, era ripartito, e aveva ricominciato come chef nella capitale dominicana. A dispetto dal suo passato giudiziario, chi lo conosceva lo descrive come una persona “riservata ma piena di passione per il suo lavoro, un punto di riferimento in cucina e un esempio di dedizione”.
Il ricordo dello chef siciliano
Lo staff del ristorante ha espresso “sincere condoglianze e profonda vicinanza a tutte le famiglie colpite al tragico crollo che è avvenuto al Jet Set”, si legge nel post. “una tragedia che ha toccato il cuore di tutto il Paese”. Iemolo era “un professionista appassionato di cucina, che ha vissuto la sua professione con dedizione, devozione e rispetto. Il suo impegno per ogni piatto, il suo amore per i sapori e il suo modo di lavorare in team ha lasciato un segno che non dimenticheremo”, si legge. “Ci uniamo al dolore della sua famiglia, dei suoi amici e di tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di conoscerlo. Siamo vicini anche a tutte le persone che oggi stanno affrontando la perdita di una persona cara in questa tragedia. Che il suo ricordo viva in tutto ciò che ha ispirato e nella passione che ha trasmesso attraverso la sua arte”, lo ricorda ancora il ristorante.