Sanremo, 11 feb. (Adnkronos) – "Si è trattato di due infortuni ravvicinati che possono capitare, la notizia è che sono avvenuti entrambi all'interno del teatro Ariston e in occasione del festival di Sanremo, ma sono cose di ordinaria amministrazione che non hanno destato alcuna preoccupazione: le scale del teatro sono iper sicure". A dirlo all'Adnkronos è il medico del festival, Giancarlo Abregal, che interviene sugli infortuni accaduti a Francesca Michielin, che si è procurata una distorsione per la quale è costretta in questi giorni a usare le stampelle, e a Kekko Silvestre dei Modà. La particolarità? Gli incidenti sono avvenuti entrambi sulle scale all'interno del teatro, seppur non quelle del palco.
Il medico scandisce: "Le scale del teatro non sono pericolose -sostiene- Anzi, sono sicurissime. Vengono messe a norma regolarmente per tutto ciò che è la protezione dal rischio". E sugli incidenti capitati agli artisti, rivela: "Il motivo dello scivolone di Francesca Michielin è dovuto all’altezza dei tacchi, mal gestibili in una situazione di discesa dalle scale -dice il dottor Abregal- Mentre sul secondo (quello accaduto a Silvestre, ndr) non siamo stati attivati, è scivolato dalle scale posteriori e l'evento non ha richiesto il nostro soccorso".
L’assetto di protezione sanitaria del festival "è garantito da un insieme di medici e infermieri che garantiscono primo soccorso al di fuori del teatro e all’interno, si tratta di circa 1.000 unità che si susseguono con i turni a partire dal 23 gennaio – riferisce il medico-. Durante le dirette il numero degli operatori aumenta a circa 1.200". Le patologie che più spesso necessitano di ricorso al medico durante il festival? "Prevalentemente dovute a malattie di stagione, influenze e parainfluenze che hanno il picco proprio in questo periodo, oppure malesseri legati alla tensione che questo evento può creare sia sugli artisti che sulla troupe che lavora sugli artisti -dice Abregal- Man mano che ci si avvicina alle dirette bisogna gestire la frenesia che, vissuta dall’interno, è estremamente complicata. Come si dice: sotto pressione uno starnuto diventa una tempesta. Ma noi siamo qui", assicura il medico.