Roma, 20 mar. (Adnkronos) – "Ho partecipato al festival di Sanremo nel 1993 fra le Nuove Proposte, classificandomi quinto con il brano 'L'Amore vero'. In quell'occasione mi presentai prodotto da Riccardo Cocciante, che però mi ha abbandonato la sera stessa. Il perché? E' una domanda che mi faccio da tanto tempo, ma non so rispondere". A dirlo è Erminio Sinni, ospite del nuovo episodio del vodcast dell'Adnkronos, disponibile in versione integrale sul sito www.adnkronos.com e sul canale YouTube dell'Adnkronos. Il 64enne cantautore toscano, vincitore di 'The Voice Senior' nel 2020, racconta un episodio inedito che riguarda proprio la sua partecipazione a Sanremo nel '93, in cui si presentò fra le Nuove Proposte con il brano 'L'Amore vero'.
"Una sera dei primi anni Novanta, ricordo che ero stato lasciato dalla mia fidanzata, mi trovai ad una cena e incontrai Leonardo De Amicis (noto direttore d'orchestra italiano, ndr). Il giorno dopo – ricorda Sinni all'Adnkronos – mi sono ritrovato a casa di Cocciante e al piano gli ho cantato 'L'Amore Vero'. Un momento emozionante, proprio come in un film. Da lì, lui ha manifestato la volontà di produrmi e in effetti ha prodotto un disco bellissimo, nel quale era contenuto il brano di Sanremo. Dopo non ne ho saputo più niente. Io canto, arrivo quinto e la produzione sparisce". Il giorno dopo, spiega il cantautore, "come da regolamento era prevista la mia partecipazione a 'Domenica In' in quanto ero finalista e vincitore di due premi. Non ritrovai più nessuno e me ne dovetti andare senza partecipare alla trasmissione".
All'inizio "provai a cercarlo, non spiegandomi il perché di quella scomparsa -prosegue Sinni- ma aveva case a Miami, a Parigi, a Cortina d'Ampezzo… non era facile. Poi mi sono arreso, sono passati 32 anni, ormai la mia carriera è rovinata. L'unica cosa che ho cercato di fare è di non prendere un esaurimento nervoso". Un album, spiega Sinni, che "ha venduto 800mila copie, è andato benissimo. Non me lo spiego". Da quel momento, rivela Sinni, "ho provato a partecipare al festival 32 volte, più dei Jalisse. Ci provo tutti gli anni, mando canzoni, e la cosa assurda è che non vieni nemmeno considerato per dirti un 'no'". Ora fortunatamente "campo bene, sono felice, mi sono sposato tre anni e mezzo fa con la persona più bella del mondo. Però, voglio dire che ci sono i reati per chi uccide ma dovrebbe esserci anche il reato per chi uccide i sogni delle persone".
Nonostante le vicissitudini del passato ed una recente operazione al cuore ("Mi hanno messo quattro stent qualche giorno fa ma mi sono già ripreso bene", spiega) Erminio Sinni ha però una tempra toscana forte e resiliente. Il festival di oggi, che ha ritrovato un forte appeal fra i giovani in particolare negli ultimi anni, non lo entusiasma troppo. "Io ho 64 anni, come punti di riferimento ho Lucio Dalla, Battisti, Bennato, De André, Fossati, Baglioni, vengo dalla musica dei Genesis -ammette- E poi c'è da dire che successo non vuol dire qualità. Oggi, la cosa che mi lascia un po' perplesso è la bassa qualità delle canzoni". Tuttavia, l'ondata di trapper e rapper "ha il suo senso, è il linguaggio dei giovani di oggi e rappresenta il loro modo di comunicare. Raccontano la realtà, mi ricordano Picasso quando gli dissero che la Guernica faceva schifo. Lui rispose 'l'avete fatto voi'".
L'occasione di riscatto arriva con 'The Voice Senior' nel 2020. "Mi contatta su Instagram una scouting della Freemantle, chiedendomi se volevo partecipare ad un talent, senza però dirmi di cosa si trattasse. Mi fanno un provino su Skype, nel frattempo vado in Sardegna, prendo il Covid, torno a Roma, e quando esco mi chiamano per andare a fare un provino dal vivo. A quel punto, canto e vedo tutti con le lacrime. Capisco che mi hanno preso. Della trasmissione ho un ricordo meraviglioso, sono stati tutti fantastici, e Antonella Clerici stupenda", ripercorre l'artista toscano.
Anche in quell'occasione, però, nel racconto di Sinni avviene una episodio particolare. "L'anno dopo dovevo andare a premiare il nuovo vincitore di 'The Voice – ricorda- Mi chiamarono e mi dissero che la mia presenza era stata annullata. Il giorno dopo, scoprii che alla trasmissione tv era ospite proprio Cocciante". E ora, dopo un concerto al Teatro Olimpico di Roma che ha registrato il pienone, qual è il sogno nel cassetto di Erminio Sinni? "Cantare le mie canzoni al pubblico che le vuole sentire. Il pianobar non da' la stessa emozione: io voglio emozionare la gente con quello che scrivo".