Sanremo, Bonolis rivela il segreto di Amadeus per gli ascolti record

Paolo Bonolis ha spiegato alcuni meccanismi del Festival di Sanremo, svelando la strategia di Amadeus per ascolti record

Il Festival di Sanremo è da sempre uno degli eventi più attesi dell’anno da milioni di telespettatori.

Oltre a questo gode di uno status di assoluto protagonista in un periodo privo di concorrenza televisiva.

Bonolis rivela il segreto di Amadeus per gli ascolti record di Sanremo

Nel corso dell’ultima puntata del Basement, Paolo Bonolis ospite di Gianluca Gazzoli, ha raccontato della sua esperienza come direttore artistico di Sanremo, svelando qualche retroscena su come funzioni il Festival. Durante quella settimana, da una parte Mediaset spenge i motori, dall’altra Viale Mazzini fa numeri da capogiro senza capitalizzare pesantemente come in passato.

Il conduttore ha infatti ricordato i tempi in cui la Rai faceva grandi investimenti, portando ospiti internazionali come Mike Tyson e Will Smith. Ha tuttavia anche sottolineato le divergenze con la commissione, rievocando episodi come l’esclusione di “Mentre tutto scorre” dei Negramaro nel 2005 e di “Sincerità” di Arisa nel 2009.

I meccanismi del programma

Bonolis ha poi riconosciuto il successo di Amadeus, attribuendo parte di questo merito alla sua capacità di gestire la trasmissione, protraendola fino alle ore notturne, come era avvenuto in passato sotto la direzione di Carlo Conti.

La durata estesa del programma, infatti, non è dettata solo dalla ricerca di alti share, ma anche dalla convenienza economica di coprire un lungo periodo di palinsesto con un’unica spesa. “Copri quattro ore di palinsesto con un’unica spesa. Anche perché ogni produzione ha dei costi di gestione non indifferenti” ha spiegato.

La scelta vincente di Amadeus

Se vai alle tre di notte come fai a non fare quei numeri? Dall’una in poi ci sei solo tu in onda” ha commentato Bonolis parlando della strategia che impone ad alcune trasmissioni di terminare a notte fonda.

Infine, secondo il conduttore, il bilanciamento tra share e numero di telespettatori, insieme alla padronanza nell’utilizzo di questi meccanismi, ha contribuito al successo di Amadeus durante le sue cinque edizioni del Festival.