Sanremo, Amadeus replica ad Elena Cecchettin: "L'intervento sul femminicidio è stato bello"

Sanremo, Amadeus replica ad Elena Cecchettin per le critiche sull'intervento sul femminicidio.

Il discorso sul femminicidio portato al Festival di Sanremo 2024 dagli attori di Mare Fuori non è piaciuto ad Elena Cecchettin.

Amadeus ha voluto replicare alle critiche, sottolineando che non ha intenzione di invitare la ragazza sul palco dell’Ariston.

Sanremo 2024: Amadeus replica ad Elena Cecchettin

Nella serata di mercoledì 7 febbraio, gli attori di Mare Fuori hanno portato al Festival di Sanremo 2024 un mini spettacolo sul femminicidio. Gli interpreti hanno portato in scena un testo scritto dall’autore Matteo Bussola, ma le parole non sono piaciute ad Elena Cecchettin.

Amadeus, in conferenza stampa, ha replicato alle critiche:

“Esprimo il massimo dolore per quello che è accaduto a Elena Cecchettin e alla sua famiglia. E rispetto il suo parere, ma secondo me l’intervento di Mare Fuori è stato bello. (…) Non sarà invitata sul palco e non la chiamerò: chiami qualcuno quando ti devi scusare, ma non quando non ti devi scusare”.

Le critiche di Elena Cecchettin allo spettacolo di Sanremo 2024

Elena Cecchettin, via social, ha commentato lo spettacolo degli attori di Mare Fuori a Sanremo 2024 condividendo le parole di Carlotta Vagnoli, scrittrice e attivista.

Si legge:

“Le frasi ascoltate su quel palco sono roba da Baci Perugina. E soprattutto sono frasi sull’amore. Ma l’amore non ha niente a che vedere con la violenza maschile”.

La Cecchettin ha aggiunto:

“Di un siparietto intriso di pinkwashing le vittime di femminicidio e 13 sopravvissute se ne fanno poco, sul serio non si poteva fare di meglio?”.

Sanremo 2024: il testo sul femminicidio

Di seguito, il testo integrale di Matteo Bussola criticato da Elena Cecchettin:

“Ascolta, è la prima parola. Una donna che ti parla, si fida di te; non trattarla mai con sufficienza o con fastidio. C’è differenza tra lamentarsi di te e lamentarsi con te.

Accogli è la seconda, nessuno si merita la violenza di dover aderire ad aspettative altrui. Di essere considerato troppo o troppo poco. Non ancora o non più; facciamolo sentire accolto per quello che è.

Accetta è la terza, non sempre l’amore dura; dopo un percorso condiviso può succedere di dover spezzare un cuore pur di non spezzare noi stessi. Siamo al mondo per fiorire, non per appassire all’ombra di rapporti che non riconosciamo più. Amare significa accettare che le persone siano felici anche senza di te. 

Impara è la quarta: l’amore è un lavoro e impararlo è forse la cosa più importante per cui siamo qui. Serve applicazione quotidiana, tu insegni le tue parole, lei insegna le tue; finché non inventerete le vostre… 

Verità è la quinta: abbandoniamo gli stereotipi del vero uomo e della vera donna per ambire ad essere uomini veri e donne vere…”.  

Accanto è la sesta: una coppia non si fonda sull’attribuire ruoli ma sul condividerli, sullo stare accanto… Quel silenzio è solo ciò che testimonia il tuo amore. 

No, è la settima, una parola dura ma che dobbiamo riuscire a pronunciare e che gli altri devono essere pronti a ricevere. L’amore non deve c’entrare mai con il possesso; per questo a volte ‘no’ è la più alta dichiarazione d’amore che si possa fare. 

Insieme è l’ottava, una parola che può sembrare un po’ fuori moda… È la più preziosa, sulla quale investire per il futuro. Ciò che conta è ricominciare a guardare gli uni negli occhi degli altri e ciò che sceglieremo di vedere dipenderà solo da noi”.