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Sanremo 2025, le pagelle (cattive) di Max – 1° serata

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Non devo commentare il festival, non devo commentare il festival, non devo commentare il festival. No, non è un errore nel testo: è un mantra per me. Devo commentare solo le performance, solo le canzoni, non devo commentare nient'altro solo le performance, non devo commentare il festival, non devo commentare il festival.

Va beh partiamo, prima serata, si apre con un tributo a Ezio Bosso, ci sta, un po’ di malinconia all’inizio, si spera non continui così, si spera non diventi imbarazzante, parte Sanremo sparisce l’audio, va beh, ritorna dopo poco, un errore ci sta.

Come dicevo si parte!

Sanremo 2025, le pagelle (cattive) di Max

Gaia – Chiamo io chiami tu

Non conosco a fondo questa ragazza, non era quella di sesso e fanta? “Chiamo io, chiami tu” parte, e dai, la solita atmosfera latina, la strofa è carica di quelle contrazioni moderne, è come raccontare una storia con troppe pause cercando di citare scorci di vita, immagini, che non arrivano. Lei ha una bella voce niente da dire, ma col balletto sembra una copia di Dua Lipa, il brano l’ho già dimenticato.

Voto: 3

Francesco Gabbani – Viva la vita

Questo ragazzo, non lo so, non fa brutta musica, ma lo trovo sempre un po’ che vuole fare il bravo ragazzo della porta accanto, sembra quelli che non dicono mai le parolacce, non mi fido di chi non dice la parolacce. Parte un blues con la voce alla Ramazzotti e frasi buttate via come fa Vasco. Il testo racconta le solite cose, musica, Sanremo classic, niente freschezza, potrei sfruttare il tempo per dormire ma no l’ascolto solo per dire:

Voto: 4

Rkomi – Il ritmo delle cose

Look bianco, giacca senza sotto niente e Gerry Scotti subito gli ricorda la maglia di lana, meno male che Gerry c’è.

Allora Rkomi fa parte di quei cantautori moderni dove non devi cercare l’intonazione loro cantano così, se ti piacciono bene se no chissene, è la sua bellezza ma anche la sua antitesi, ma lui usa contrazioni e testo moderno con maestria è un bel pezzo, il testo tocca corde attuali senza essere scontato.

Voto: 7

Noemi – Se ti innamori muori

C’è qualcosa in Noemi che non capisco, un cambiamento, ma in peggio. La trovavo originale una volta adesso mi sembra che canti sempre la stessa canzone. Si continua con il tema dell’amore disperato, le storie di una coppia che si sta lasciando, quel graffio nella voce non è obbligatorio. La musica è un classico sanremese: strofa, esplosione, ponte; ci sono tutti gli elementi, ma no.

Voto: 5 1/2

Intanto arriva la Clerici scende metallizzata, ma non devo commentare Sanremo.

Irama – Lentamente

Scende con il cappotto di Bonaparte, Irama quando canta basso io faccio fatica a capire cosa dice; mentre quando canta alto urla. Parla di un amore che finisce ma ce ne ha avuti almeno quattro prima che han cantato la stessa roba, ma “lentamente si sta spegnendo ogni fottuto sentimento” mi sembra una frase che appartiene a tutti. A me lui piace ma deve ancora trovare una canzone che lo faccia veramente spaccare.

Voto: 6

Coma_Cose – Cuoricini

Ehi Francesca è irriconoscibile mi sembra Liza Minelli, sono sempre una bella coppia complice, parte un Synth Pop e io sono già felice dopo lo smielamento di prima. La canzone è piacevole e la coreografia pure.

Voto: 7

Simone Cristicchi – Quando sarai piccola

Dovrebbe arrivare la prima quota intellettuale, certo non mi aspetto un altro amore finito ma .. Ma cosa… Allora… non vorrei mancare di rispetto a nessuno, ma no: faccio fatica, sarà che stasera sembra tutto una tragedia, ma se il senso era arrivare alle lacrime lo scopo è raggiunto. Ma per me, anche no!

Voto: 4

Marcella Bella – Pelle diamante

72 primavere, in splendida forma, bellissima donna, elettronica sfacciata. Ha perso un po’ della sua voce, ma ragazzi: che grinta! Pezzo non conforme a Sanremo, ma fresco, pimpante, con slogan. Approved  

Voto: 7

Achille Lauro – Incoscienti Giovani

Al centro del gossip in questi giorni -speriamo non influisca sull’esibizione- si presenta in frac, elegante. La canzone l’hanno scritta in 12, sembra sofferente. Il brano ricorda Venditti: cresce come una ballata classica, ricorda un amore giovane e incosciente, con quell’urlo “Se non mi ami muoio giovane” che diventa la bandiera di tutti quegli amori adolescenziali e sofferti. Ma Achille ci sta.

Voto: 6 ½

Dopo Achille il Santo Padre … Non devo commentare Sanremo…

Giorgia – La cura per me

L’ultima volta a Sanremo sembrava non avesse più la vocalità dei bei tempi, svisa come suo solito. Il brano non è male: è ben costruito, ma non sembra favorire la sua voce (tranne alla fine dove c’è tempo per un acuto), ma non ci da’ niente di nuovo. Purtroppo non è più la Giorgia di una volta, lo dobbiamo dire, scusa Gio.

Voto: 5 ½

Willie Peyote – Grazie ma no grazie

‘Grazie, ma no grazie’ ricorda un po’ la prima sera di Frankestein Junior. Willie parte con una sambetta fresca, testo punzecchiante ma mai maleducato; coriste favolose, se fino ad adesso ero sott’acqua Willie mi ha portato l’aria: torno a respirare!

Voto: 7 ½

Rose Villain – Fuorilegge

Rose, Rose, io ho un debole per Rose. La canzone dell’anno scorso a me piaceva, Villain ci delizia con la strofa sincopata, poi le sue aperture a tutta voce sale, sale, ma poi sul ritornello la canzone si spegne “fuorilegge”, Rose non ce lo ricorderemo questo brano. Non te la prendere.

Voto: 4

C’è lo stop Jovanotti. Continua il personale imbarazzo: ragazzi, non lo so, ho un’impressione di fake ma cerco di non farmi travolgere. C’è gente che non vedresti mai ad un concerto di Jova che lo abbraccia, gli grida “ti amo” ok… Tutto sembra riportato alla semplicità alla non sofisticazione, ma non sembra vero. Parte la sua canzone d’amore, la gente applaude. Sembra un Paoli che canta un testo non di Paoli…

Olly – Balorda nostalgia

Parte con la sua canotta e jeans luccicanti; ormai, invece di chiamarla la classica canzone di Sanremo la chiamerò: “la classica” . Solito testo d’amore, musica che apre insieme alla voce; mi spiace, sta vita non è vita senza te ma per me il voto è tre.

Voto: 3

Elodie – Dimenticarsi alle 7

Lei ha la particolarità di insinuarsi lentamente. La sua capacità interpretativa e la sua sensualità sanno conquistarti, anche se il brano non è il top, riesce a renderlo magnetico: a volte chiudendo gli occhi mi ricorda la Mina degli ultimi tempi.

Voto: 7

Shablo ft. Guè, Joshua e Tormento – La mia parola

Anche questa canzone l’hanno scritta in dodici: devo dire che ho paura a commentare male prima che mi vengano a prendere a casa… Uh ma aspetta, ragazzi, che voce Shablo: adoro! Il pezzo è super centrato, ti entra come una lama e i ragazzi rappano alla grande, freschezza, finalmente. Creatività, grandi.

Voto: 8

Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore

Di Ferro… Nek… Dirige Lucio Violino ma che sta succedendo? La grinta non gli manca mai, vocalmente ha perso un po’, ma il brano non è facile. L’atmosfera mi riporta a quei brani degli anni ’60 scritti benissimo, qui non ci sono contrazioni moderne, manca solo un ritornello efficace. Anche se sembra vecchia la canzone rispetto ad altre sembra la più azzeccata .

Voto: 6 ½

Tony Effe – Damme ‘na mano

Anche lui reduce da qualche gossip, da un dissing con Fedez e dai problemi del concerto di Capodanno, canta una canzone romana, uno stornello. Sembra una brutta copia di Lando Fiorini! Nel ritornello l’intonazione non è dalla sua, il testo sembra quasi di chi si scusa, ma mantiene la testa alta. Non l’ho capita, aho magari è corpa mia!  

Voto: 5

Serena Brancale – Anema e core

Mena un pad, mentre si dimena su un ritmo incalzante. Sviluppo fresco, inserti in napoletano. Mi ricorda l’Angelina della noia, devo dire che sarei andato in pista a ballare, brava Sere.

Voto: 7

Brunori SAS – L’albero delle noci

Brunori sta a Sanremo come miele sul formaggio, ma a volte la combinazione dei due diventa particolare. Vestito da anni ’60 snocciola un testo che, come ci ha abituato, rimesta nell’anima. Con riferimenti che fanno parte della nostra storia è come se conoscessimo già la canzone. Chiude con parole che scatenano l’emozione per la loro genuina verità.

Voto: 9

Modà – Non ti dimentico

Sono i Negramaro? No, è Ultimo con la Band. No sono i Modà. Ci tirano addosso centinaia di parole: sembra un audio libro, solo per dire che ci molliamo ma non ti dimentico. Kekko urla così tanto che mi bussano i vicini.

Voto: Boh

Clara – Febbre

‘Sei bellissima’ urlano. Tornano le contrazioni moderne, ritornello appoggiato su una disco. Canta bene, lo sviluppo vocale non è facile e lei ci sta, ma il brano è inesistente. Sempre la storia di un amore, ma basta.

Voto: 4

Lucio Corsi – Volevo essere un duro

Bellissimo, faccia bianca e una giacca improbabile. Ci abituato a brani poetici e questo non è da meno; sviluppo ineccepibile, un po’ di confusione nei passaggi di strumento, ma è Lucio dai.

Voto: 9

Fedez – Battito

Beh che dire, il centro del gossip! Chissà se influirà nell’esibizione. Per la prima volta sento un autotune ma non disturba; il fatto che conosciamo la sua vita da’ a tutti la chiave di interpretazione del testo. Il brano è ben costruito e traspare nell’interpretazione insicurezza e sofferenza, mi trasmette qualcosa di vero.

Voto: 7

Bresh – La tana del granchio

E’ un altro cantante moderno. Qui l’autotune c’è e rompe. Il brano ha una costruzione elementare: sembra trito e ritrito. Una canzoncina, scusa Bre

Voto: 5

Sarah Toscano – Amarcord

La carta De Filippi, vincitrice di Amici. Bella voce, ma imprecisa in alcuni punti; il brano è una cavalcata, sembra uscito da quei programmi anni ’70 e il testo sinceramente dopo ormai venti amori finiti non riesco manco più a seguirlo.

Voto: 4

Joan Thiele – Eco

Elegante, viso particolare. Il brano ricorda Nina Zilli ma il cantato si discosta: è moderno, non mi convince appieno, vorrei risentirla, un sei politico.

Voto: 6

Rocco Hunt – Mille vot’ ancora

Gente urla, torna il mandolino, ci scostiamo dal Sanremo Classic ma finiamo nel neomelodico rap moderno. Rocco si forta, ma sembra quasi che debba essere per forza una canzone così.

Voto: 5 ½

Francesca Michielin – Fango in paradiso

Parte, si da’ la carica. Piccolo inconveniente, riparte, altro amore fallito, ma lei mi piace. Anche se il testo è fragile, la sua grinta sopperisce. Il brano è  musicalmente ben costruito e l’interpretazione è vincente.

Voto: 7 ½

The Kolors – Tu con chi fai l’amore?

Speriamo che non sia la seconda reinterpretazione di quel brano che andò bene. E invece sì. Dopo ‘Un ragazzo incontra una ragazza’ arriva ‘Tu con chi fai l’amore?’. Sarei impazzito se lo avesse cantato Raffaella Carrà, invece, lo cantano loro e allora ditemelo che mi volete male.

Voto: 5

Chissà che voti ci saranno domani?