Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, è uno degli ospiti più attesi della serata finale di Sanremo 2025. Arriva sul palco dell’Ariston e regala la sua maglia a Carlo Conti.
Sanremo 2025, Edoardo Bove sul palco dell’Ariston
Il giovane calciatore si è accasciato durante il match del 1° dicembre al Franchi di Firenze, al 17esimo minuto del primo tempo, mentre giocava contro l’Inter. Dopo essere stato trattato all’ospedale Careggi con l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo, che gli ha salvato la vita, ora rischia di dover interrompere la sua carriera a causa delle normative italiane.
“Per me è un onore essere qui. Sto vivendo questa esperienza in un modo particolare, con degli alti e bassi, per me il calcio è la mia forma di espressione, senza di esso non mi sento lo stesso, sento che manca qualcosa, mi sento una persona che perde un grande amore o che ha una grande perdita. In questo momento mi sento un pochino incompleto, come se mi mancasse qualcosa, ci vuole tempo, ci vuole tanto coraggio”.
Ha spiegato di aver intrapreso un percorso di analisi su se stesso, un cammino che lo fa soffrire, ma che è consapevole gli sarà utile in futuro, poiché lo aiuterà ad evitare altri problemi.
Edoardo Bove esprime il suo ringraziamento per il soccorso ricevuto
“Se posso ringraziare tutti voi. È un affetto che mi è arrivato in modo particolare, è arrivato al di là dei colori delle bandiere, delle squadre, mi ha emozionato molto e mi ha fatto capire la gravità della situazione, mi sono svegliato in ospedale senza ricordare niente, solo guardando la reazione dei miei familiari e dei miei amici, anche le persone che non conosco e sono contente di vedermi e me lo mostrano, mi ha fatto capire quanto abbiano avuto paura di perdermi, questa paura è stata importante, mi sono fortunato, perché è successo tutto nel posto giusto e nel momento giusto”.
Ha voluto anche sottolineare l’importanza del soccorso ricevuto, spiegando che è il motivo principale per cui si trova qui oggi. Il calciatore ha aggiunto che il suo episodio gli ha fatto comprendere quanto la linea tra la vita e la morte sia sottile e quanto dipendiamo da chi ci sta vicino.
Bove ha enfatizzato infine, l’importanza di maggiore consapevolezza riguardo il primo soccorso. Tuttavia, ha riconosciuto che nella maggior parte dei casi serve qualcosa di più. Ha voluto manifestare la sua vicinanza a chi ha perso dei cari in circostanze simili.