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Sanità, Pelissero (AIOP): efficienza valga per privato e pubblico

Milano, 27 dic. (askanews) – Il dibattito intorno alla sanità si concentra sui temi del nuovo tariffario per i Lea e del via libera definitivo del ddl Concorrenza con la sospensione dell’efficacia delle disposizioni in materia di accreditamento e di accordi contrattuali per l’erogazione di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie per conto e a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Gli erogatori privati accreditati hanno chiesto in più occasioni un confronto con ministero e governo: a fare da capofila c’è AIOP, l’Associazione dell’ospedalità privata.

“Un ospedale o un grande poliambulatorio – ha detto il presidente di AIOP Gabriele Pelissero – non sono una spiaggia dove si può piantare un ombrellone e il giorno dopo sostituirlo con un altro. Per avere un buon reparto ospedaliero servono anni e anni di lavoro, bisogna costruire un impianto ben fatto, investire moltissimo per avere strutture, tecnologie, materiali di alta qualità e soprattutto bisogna fare un grande investimento nel cosiddetto fattore umano, nella professionalità dei medici, degli infermieri, dei tecnici. Per introdurre degli elementi di competitività, e questi si possono anche introdurre, noi dobbiamo assolutamente garantire che questi patrimoni vengono adeguatamente valorizzati e questo allo stato attuale della normativa assolutamente non è previsto”.

Il presidente di AIOP ha poi affrontato il tema del tariffario. “I tariffari – ha aggiunto Pelissero – sono uno strumento che le persone non vedono, ma che è fondamentale per poter lavorare bene. Se le tariffe di ogni prestazione che viene erogata, la visita medica, l’elettrocardiogramma, la radiografia, la TAC, l’artroscopia, faccio solo degli esempi, sono delle tariffe ben costruite che colgono veramente il sistema dei costi e consentono di remunerare in modo adeguato i professionisti che lavorano, possiamo costruire un sistema che dia buone risposte alla domanda di salute dei cittadini”.

Secondo l’associazione il tariffario recentemente approvato dal ministero non corrisponde agli standard necessari e si chiede al governo che venga adeguato nell’ottica di garantire efficienza sia al comparto pubblico sia a quello privato.