Roma, 18 gen.
(Adnkronos Salute) – Nei pazienti sottoposti a sostituzione transcatetere della valvola aortica (Tavi) con valvole espandibili con palloncino, un percorso di trattamento semplificato – denominato Benchmark – migliora l'efficienza dell'ospedale, riduce la durata della degenza e i costi, preservando la sicurezza del paziente. Lo rivelano i nuovi dati del Registro Benchmark in Italia, diffusi oggi da Edwards Lifesciences.
La Tavi – ricorda una nota – è una procedura minimamente invasiva che consiste nel sostituire la valvola aortica nei pazienti affetti da stenosi aortica grave, una malattia che ha un impatto significativo sulla qualità della vita e può comportare la morte del paziente.
I dati appena diffusi, ricavati da un più ampio studio europeo, sono relativi a 300 pazienti sottoposti a Tavi con valvole espandibili con palloncino in 4 centri in Italia, per verificare se l'implementazione di una serie di procedure su misura del percorso Benchmark possa ridurre la degenza ospedaliera e in terapia intensiva, garantendo la sicurezza del paziente. Sulla base dei risultati ottenuti, i pazienti sottoposti a Tavi utilizzando queste procedure ottimizzate hanno registrato una riduzione di 1,8 giorni (cioè del 21%) della durata media di degenza ospedaliera, mantenendo risultati clinici a 30 giorni simili a quelli dei pazienti trattati in condizioni standard.
"I risultati di questo studio – afferma Francesco Saia, presidente della Società italiana di cardiologia interventistica (Gise) – dimostrano che il programma Benchmark porta benefici tanto ai pazienti quanto agli ospedali. Infatti, con una riduzione della degenza media ospedaliera, il tasso di dimissioni precoci aumenta e il recupero dei pazienti è più rapido, senza compromettere la loro sicurezza". Questo risultato è ritenuto particolarmente importante alla luce della carenza di personale e risorse del sistema sanitario, particolarmente evidente nel post pandemia Covid-19.
"Gli ospedali – osserva Saia – sono sempre più sotto pressione. Strategie che consentono di aumentare l'efficienza degli ospedali sono fondamentali per liberare posti letto e permettere di trattare più tempestivamente i pazienti più bisognosi. Senza contare che procedure mininvasive come la Tavi possono rivelarsi fondamentali per gestire meglio eventuali emergenze, come quella che abbiamo recentemente attraversato con la pandemia".
A questo aspetto si aggiunge quello dell'invecchiamento generale della popolazione, in virtù del quale si prevede un aumento della prevalenza della malattia e delle persone da trattare con questa procedura.
"I sistemi sanitari – sottolinea Luigi Mazzei, direttore generale di Edwards Lifesciences Italia – hanno bisogno di soluzioni urgenti per risolvere le difficoltà legate alla capacità e alle risorse. Queste includono l'adozione di processi innovativi per migliorare gli esiti dei pazienti, l'ottimizzazione della capacità ospedaliera e della gestione delle risorse e complessivamente creare pratiche efficienti senza compromettere la sicurezza dei pazienti".
Le procedure di Benchmark – conclude la nota – includono la presenza di un coordinatore Tavi in ospedale, l'anestesia cosciente durante l'intervento, la comunicazione dei passaggi al paziente durante tutto il processo e la sua rapida mobilizzazione dopo la procedura.