Roma, 31 ott. (Adnkronos) – "Secondo quanto emerso da alcuni organi di informazione e come documentato sul sito della Camera dei deputati, il sottosegretario alla Salute Gemmato è socio di minoranza di Therapia srl, una società pugliese che gestisce tre poliambulatori a Bitonto in provincia di Bari. Sul sito della struttura, come riportato dal Fatto quotidiano, si legge: 'Noi ci prendiamo cura di voi. È possibile effettuare in loco accertamenti diagnostici ed avere così un quadro completo della situazione clinica. Senza i lunghi tempi del servizio sanitario pubblico'. Tempi ragionevoli quindi, come quelli che il governo Meloni ha il dovere di ridurre per il Servizio sanitario nazionale e su cui in diversi provvedimenti, come il decreto liste di attesa del 7 giugno 2024, ha fornito varie soluzioni tra le quali spicca proprio l'incremento delle prestazioni che il Ssn può acquistare da privati. Non è quindi un caso che a queste 'soluzioni' siano seguiti incrementi del fatturato dei soggetti privati che come emerso dai media riguarderebbero anche la Therapia srl". Così in una nota i deputati M5S Leonardo Donno e Andrea Quartini.
"È evidente come la posizione del sottosegretario, che ha una delega sulle farmacie ed è egli stesso un farmacista ex titolare di farmacia ora ceduta in gestione a suoi familiari, sia caratterizzata da un imbarazzante conflitto d'interesse. Al di là delle questioni societarie e gestionali che lo tutelerebbero in punta di diritto, c'è una questione di opportunità politica e istituzionale. Per questo motivo – annunciano – presenteremo un'interrogazione al ministro della Salute per fare chiarezza e chiedere se ritiene che ci siano ragioni per riconsiderare le deleghe del sottosegretario e che azioni intenda mettere in campo per rimuovere il potenziale conflitto di interessi scongiurando qualsiasi opacità che rischia di compromettere ulteriormente la fiducia dei cittadini nei confronti della politica, oltre che del servizio sanitario pubblico e universalistico", concludono i pentastellati.