Roma, 24 apr. (Adnkronos Salute) – In occasione della Giornata mondiale della malaria, l'Istituto nazionale per le malattie infettive 'L. Spallanzani' Irccs di Roma si unisce alla campagna promossa dall'Organizzazione mondiale della sanità per sensibilizzare l'opinione pubblica su una delle malattie infettive più diffuse e gravi al mondo. Secondo l'Oms, nel 2023 sono stati registrati oltre 200 milioni di nuovi casi e più di 600mila decessi, la maggior parte dei quali riguardano bambini sotto i 5 anni e donne in gravidanza, di cui oltre il 95% in Africa Sub-sahariana.
"L'infezione da malaria in Italia è stata dichiarata eradicata nel 1970, ma lo Spallanzani da anni è impegnato nella prevenzione, diagnosi e cura della malaria di importazione da Paesi endemici. Negli ultimi anni in Italia si stima una media annua di circa 800 casi di malaria di importazione, alcuni con complicanze gravi a rischio di decesso – sottolinea Emanuele Nicastri, direttore della Uoc Malattie infettive ad alta intensità di cura – E' necessario ricordare come una semplice visita presso uno degli ambulatori del viaggiatore, come ad esempio quello del nostro istituto, può ridurre sensibilmente questo rischio. Trattandosi di una malattia trasmessa da vettore, la prevenzione si basa su semplici accorgimenti come l'uso di repellenti, l'uso di camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi, la riduzione dell'esposizione ambientale dal tramonto all'alba, il riposo notturno sotto zanzariere o in ambienti chiusi e la profilassi farmacologica in aree ad alto rischio".
Lo Spallanzani, in quanto Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico, è impegnato non solo nell'assistenza – ricorda uuna nota – ma anche nella promozione e coordinamento di studi nazionali e internazionali di ricerca, con l'obiettivo di migliorare la gestione clinica dei casi di malaria in Paesi non endemici, e nella sorveglianza delle resistenze verso i farmaci antimalarici di uso più comune.