Roma, 28 mar.
(Adnkronos Salute) – "Il patient journey di Fism", il 'viaggio del paziente' che indica il percorso figurativo che il cittadino affronta nel relazionarsi con i servizi sanitari, dal momento della prima interazione con la struttura fino alla dimissione e oltre, con successivi percorsi di assistenza e follow-up, "oggi rappresenta un'importante novità propositiva nell'organizzazione del nostro lavoro. Per noi radiologi la digitalizzazione è una cosa assolutamente normale, siamo stati credo gli antesignani in questo.
Lavoriamo con macchine digitali che consentono la trasmissione di immagini, diagnosi dalla radiologia ad altri reparti, da un ospedale ad un altro, lavoriamo in tele-radiologia e teleconsulto. Quindi, questa visione di insieme non può che vederci favorevoli. Tuttavia, il paziente resta sempre al centro". Lo ha detto Nicoletta Gandolfo, presidente eletto della Sirm (Società italiana di radiologia medica e interventistica) 2025-2026, in occasione del '40esimo anniversario della Federazione italiana società medico scientifiche – Verso gli Stati Generali Fism', a Roma.
"Un vero ecosistema digitale – sottolinea – vuol dire mettere in rete tutti gli specialisti con al centro il paziente, con la possibilità di utilizzare dei sistemi e dei linguaggi univoci e non frammentati, con la possibilità di potersi parlare tra ospedale e ospedale nella stessa regione o nella stessa provincia". Un elemento "che oggi purtroppo non ci è sempre consentito per problematiche di privacy, di trattamento dei dati e di trattamento delle aziende.
Un grandissimo lavoro andrà fatto con tutti gli attori, ma soprattutto – evidenzia – sarà fondamentale il ruolo del Garante della privacy".