Sanità: da medici famiglia Libro bianco per riformare il Ssn

Roma, 2 dic. (Adnkronos Salute) - "E' giunto il momento di una nuova proposta per una maggiore efficacia ed efficienza della medicina generale. Accoglieremo suggerimenti di istituzioni e società civile per costruire un Libro bianco con dati clinici, economici, sociali e demografici,...

Roma, 2 dic.

(Adnkronos Salute) – "E' giunto il momento di una nuova proposta per una maggiore efficacia ed efficienza della medicina generale. Accoglieremo suggerimenti di istituzioni e società civile per costruire un Libro bianco con dati clinici, economici, sociali e demografici, che sia la base per un successivo progetto". Lo spiega Claudio Cricelli, presidente emerito della Simg, la Società italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie, che in un momento di difficoltà del Servizio sanitario nazionale "si impegna in un progetto di rifondazione della sanità territoriale: vuole prendere coscienza delle principali esigenze sanitarie e sociali della popolazione, ascoltare proposte e stimoli da tutti gli attori coinvolti, lanciare un progetto di rigenerazione della sanità territoriale".

Questo è il messaggio che parte dal 41esimo Congresso Simg di Firenze.

"E' giunto il momento di elaborare una nuova proposta per un rilancio dell'efficacia e dell'efficienza della medicina generale e del suo protagonista, il medico di famiglia. Questi si caratterizza per il rapporto di reciproca fiducia con il paziente, elemento cardine a supporto delle cure di prossimità – evidenzia Cricelli – L'esigenza di un cambiamento è sentita tanto dalle istituzioni quanto dai cittadini.

Gli stessi medici la percepiscono e sono intenzionati a presentare una loro proposta. All'interno di questa riflessione, nel corso del congresso abbiamo definito un'intesa, un protocollo di intenti, degli obiettivi condivisi con il segretario del principale sindacato dei medici di famiglia italiani, Silvestro Scotti di Fimmg".

L'obiettivo della Simg è l'elaborazione di un progetto costruttivo. "Ci appelliamo a tutti i cittadini, alle forze politiche, a chi fosse interessato alla sopravvivenza del servizio sanitario di questo Paese per coinvolgerli in un processo di ristrutturazione.

In una prima fase – illustra Cricelli – intendiamo acquisire dati e informazioni per delineare il funzionamento del Ssn, capire come si impiegano le risorse, definire come sarà nella medicina del futuro la presa in carico dei pazienti, che non significa solo curare le patologie, ma anche affrontare gli aspetti sociali che condizionano la vita delle persone. Questi dati economici, finanziari, clinici, demografici, sociali andranno a costruire un Libro bianco. Il documento si concentrerà sulla sanità territoriale all'interno dello scenario del Ssn, analizzando e contenendo dati e riferimenti comparativi del nostro Ssn e dei sistemi sanitari internazionali.

Da questi dati oggettivi si svilupperà la seconda parte del lavoro, un'analisi di questi stessi dati per elaborare la nuova proposta della medicina generale".

"La raccolta di questi dati strutturali dovrà avvenire entro l'estate del 2025 – aggiunge Cricelli – Nel secondo semestre del prossimo anno, forze politiche e associazioni avranno la possibilità di migliorarlo con consigli e proposte. Una volta giunti a una versione definitiva del Libro bianco, lo presenteremo: nei primi mesi del 2026 organizzeremo una conferenza della medicina generale e delle cure primarie, che non avrà come destinatari solo i medici di famiglia, ma anche le forze politiche, sociali, produttive.

Ci stiamo aprendo a un confronto con tutti coloro che abbiano a cuore la sopravvivenza del Ssn".

"Servizi sanitari basati solo sugli ospedali non sono più sostenibili – avverte il presidente emerito della Simg – Le cure primarie sono l'arco di volta di qualunque sistema che abbia un contatto con la cittadinanza. Noi medici di famiglia non svolgiamo una funzione solo nella presa in carico dei pazienti, ma siamo gli strumenti attraverso cui gestire le risorse disponibili del Ssn.

La sostenibilità è un concetto relativo: sappiamo quali risorse saranno disponibili nei prossimi anni, dobbiamo capire come farle bastare migliorando l'efficienza. A questo si rivolge il nostro progetto, con massima trasparenza verso il mondo esterno".