> > Sanità: Asl Roma 3, al via progetto pilota Circe per la prevenzione pe...

Sanità: Asl Roma 3, al via progetto pilota Circe per la prevenzione pediatrica

featured 1975495

Roma, 10 lug. (Adnkronos Salute) - Prevenzione e promozione della salute dei piccoli cittadini alla Casa della Salute di Palidoro, con un'iniziativa che coinvolge gli studenti di 10 e 12 anni delle scuole di Fiumicino a partire da settembre. Oggi, presso la sede della Asl Roma 3 in via Casal Be...

Roma, 10 lug. (Adnkronos Salute) – Prevenzione e promozione della salute dei piccoli cittadini alla Casa della Salute di Palidoro, con un'iniziativa che coinvolge gli studenti di 10 e 12 anni delle scuole di Fiumicino a partire da settembre. Oggi, presso la sede della Asl Roma 3 in via Casal Bernocchi 73, si è svolto l'incontro di lancio di un progetto pilota che porterà alla realizzazione di attività dedicate all'età pediatrica, "in una logica di Health Promotion Center". Un'iniziativa alla quale l'azienda sanitaria sta lavorando dopo essere stata scelta tra i siti di attuazione del progetto europeo Circe- Joint Action.

"Circe è una Joint Action co-finanziata dalla Comunità europea, un'azione congiunta per l'incremento di buone pratiche cliniche nelle cure primarie attivate e trasferite da 4 Stati membri (Belgio, Portogallo, Slovenia e Spagna) in 42 siti di attuazione di 12 Stati membri con differenze strutturali, organizzative e istituzionali nei loro sistemi sanitari. La nostra Asl è stata selezionata per portare qui sul territorio il modello di Health Promotion Center operativo in diverse città in Slovenia", spiega Francesca Milito, direttore generale della Asl Roma 3.

Un team della Asl Roma 3 composto da Antonio Fiore, direttore del reparto di Medicina dello sport, Elisabetta Zuchi, dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche, e Paolo Michelutti, project manager, ha visitato a maggio l'Hpc Ljubljana Moste-Polje, il più importante centro della città slovena dedicato agli adulti, e quello di Domžale, le cui attività sono invece rivolte alla popolazione giovanile, con l'obiettivo di apprendere e mutuare il modello sanitario proposto in loco. Dopo questa missione, a Casal Bernocchi è partita oggi la fase iniziale del progetto con la presentazione ai futuri attori (medici, infermieri e personale sanitario) e ai responsabili scolastici.

"La prima tappa – ha detto Fiore – ci ha consentito di conoscere e di interagire con le figure professionali fondamentali del centro, di studiare la metodologia di lavoro e i protocolli applicati su cui si basa il funzionamento della struttura e la presa in carico del paziente. Il modello da replicare a Fiumicino è quello relativo al secondo centro visitato, che promuove iniziative e interventi che qui da noi riguarderanno i ragazzi di 10 e 12 anni. La figura centrale di questi Hpc è il pediatra, che ha il compito di svolgere le valutazioni cliniche e di coordinare tutti gli interventi effettuati dai componenti del team".

La principale popolazione-target di questo tipo di centro di promozione della salute, ha aggiunto Zuchi, "è quella rappresentata da persone a rischio di obesità. I giovani affetti da obesità grave non sono dunque reclutati, ma indirizzati verso strutture sanitarie dedicate a questo tipo di patologie. I ragazzi inseriti nel programma sono di norma individuati dal pediatra di libera scelta, nell'ambito delle valutazioni antropometriche di routine, oppure dal team di medicina scolastica, composto da pediatra ed infermiere, nell'ambito delle campagne di promozione della salute. Il team alla Casa della salute di Palidoro, dove opererà l'équipe del Prevention center, coordinata dall'infermiere, sarà formata da: nutrizionista, psicologo, laureato in scienze motorie".

Nelle scuole saranno svolti una serie di interventi educativi e formativi (seminari, workshop, open day), rivolti in primo luogo alle famiglie e al personale scolastico. "La nostra Asl, da sempre in prima linea nella promozione di iniziative a tutela della salute dei nostri ragazzi, ha sposato convintamente lo spirito di questo progetto. La promozione della salute in un contesto scolastico può prima di tutto migliorare la salute attuale dei più giovani, ma anche potenziarne il rendimento scolastico e sportivo e facilitarne l'approccio alla vita sociale", conclude la Dg Milito.