Roma, 11 dic. (Adnkronos Salute) – "La prossima Legge finanziaria prevede ulteriori risorse a disposizione attraverso il Fondo sanitario nazionale destinato al sistema salute. È chiaro che l'incremento che c'è stato non è stato un incremento straordinario, ma in questo momento di grande difficoltà potrebbe anche essere sufficiente, a una condizione: fare delle valutazioni più attente sui sistemi di controllo delle aziende sanitarie, entrare più in profondità sulle cause strutturali e negative che creano debito, soprattutto attraverso la rivisitazione dei percorsi di salute dei pazienti, dove ci sono delle sacche di dispersione di denaro, rispetto alle tariffe dei Drg – Diagnosis Related Groups (Raggruppamenti omogenei di diagnosi, ndr), che sono in particolar modo significative". Così Francesco Albergo, professore di Economia aziendale e direttore area sanità della Lum School of Management degli Stati generali dell’Associazione coordinamento ospedalità privata (Acop).
"È ovvio che non si può tagliare sul personale o sulla spesa farmaceutica, ma è molto importante che le organizzazioni e i processi vengano profondamente rivisitati – ha spiegato – partendo dal pronto soccorso, che diventa un crocevia straordinario e importante finalizzato alle ospedalizzazioni, e le degenze improprie che causano un incremento del debito".
Albergo ha elaborato insieme al suo team uno strumento capace di aiutare a migliorare la gestione del percorsi dei pazienti: "Si tratta di uno strumento, nato circa un anno fa dopo un'importante analisi su 50 patologie complesse e un milione e mezzo di dati analizzati, rianalizzando il percorso del paziente, i costi per singola patologia, in quanto è importante rivisitare i Drg. Oggi abbiamo delle tariffe che non hanno nulla a che fare con i reali costi delle patologie. Questa discrasia – conclude – porta a sbilanciamenti finanziari importanti all'interno delle strutture ospedaliere, universitarie e di Asl come ospedali a gestione accentrata".