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San Valentino, caccia ai cibi afrodisiaci ma per la scienza 'non esistono'

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Milano, 14 feb. (Adnkronos Salute) - Dalle ostriche al vino, dal cioccolato al peperoncino, è caccia agli 'ingredienti dell'amore' tra chi si prepara ad apparecchiare la tavola di San Valentino. Alimenti considerati afrodisiaci dalla tradizione popolare, ma non dalla scienza. &...

Milano, 14 feb. (Adnkronos Salute) – Dalle ostriche al vino, dal cioccolato al peperoncino, è caccia agli 'ingredienti dell'amore' tra chi si prepara ad apparecchiare la tavola di San Valentino. Alimenti considerati afrodisiaci dalla tradizione popolare, ma non dalla scienza. "La credenza che esistano cibi afrodisiaci è antichissima e presente in ogni cultura, ma attualmente sono numerose le evidenze scientifiche che lo smentiscono", sentenziano gli esperti di 'Dottore, ma è vero che…?', il team anti-fake news della Fnomceo, Federazione nazionale degli Ordini dei medici. Non che spezie, crostacei e frutti esotici vadano evitati, "ma è bene non aspettarsi miracoli", precisano i camici bianchi in un focus sulle presunte ricette alleate del desiderio.

"Qualsiasi riferimento a proprietà afrodisiache di cibi o piante è pressoché infondato – avvertono – oppure basato su associazioni teoriche, senza reali prove". Se esistesse davvero un alimento afrodisiaco, dovrebbe produrre effetti ben precisi: "Aumento della vasodilatazione per favorire un maggiore afflusso di sangue ai tessuti, in particolare agli organi coinvolti nella risposta sessuale; stimolazione della sensibilità, sia psicologicamente sia a livello fisico; influenza ormonale per interagire con le funzioni che regolano il desiderio e il piacere; risposta immediata affinché l'azione, anche rapida, avvenga con una singola assunzione", illustrano i dottori. "Risultati del genere – puntualizzano – sono talvolta ottenibili con una terapia farmacologica o con la psicoterapia", non certo in cucina, purtroppo.

Gli esperti passano in rassegna i cosiddetti cibi amici dell'amore, cominciando dal cioccolato che ogni 14 febbraio invade gli scaffali. "Il cacao – ricordano – tende ad aumentare i livelli di ormoni che, come la serotonina e la feniletilammina, aumentano la percezione del piacere e della soddisfazione. In poche parole, sollevano l'umore. Per confermare una risposta di questo tipo, però, occorrerebbe mangiarne in quantità poco salutari. Si è anche tentato di confermare le proprietà vasodilatatrici del cioccolato (che aiuterebbero le funzioni sessuali maschili), ma non si sono riscontrati effetti diretti sul desiderio, quindi afrodisiaci". E "attenzione anche a pensare che il cioccolato abbia effetti benefici sulla salute cardiovascolare", aggiungono i medici. Il legame resta oggetto di approfondimenti.

E il peperoncino? Nemmeno lui parrebbe afrodisiaco. "Alcuni nutrienti, composti chimici, minerali – illustra il panel anti-bufale – possiedono effettivamente proprietà stimolanti. Un assaggio occasionale e in piccole quantità, però, non produce effetti importanti". E' proprio il caso del "peperoncino, tanto citato perché contiene la capsaicina. Questo principio attivo, che conferisce il sapore piccante, è stato ampiamente studiato in farmacologia per i suoi effetti antinfiammatori, digestivi, analgesici. Sull'efficacia di tali proprietà, che" in ogni caso "nulla hanno a che vedere con le prestazioni sessuali, mancano al momento prove solide e, comunque, la capsaicina non è priva di effetti collaterali. Abbondare con il peperoncino a cena, o scegliere una portata a base di curry, potrebbe essere rischioso per chi soffre di disturbi gastrointestinali", ammoniscono i medici.

"Un'analoga conclusione – proseguono – va tratta per sostanze simili, come il ginseng. Questo estratto, di origine orientale, così come il ginkgo, è spesso presente in integratori che promettono energia e stimolazione fisica". Si potrebbe obiettare che sono pur sempre prodotti naturali, e allora che danno potranno mai fare? "Si tratta di prodotti commercializzati senza controlli sanitari o sperimentazione sull'uomo – affermano gli esperti – Talvolta la composizione degli integratori non è nota: si evidenzia l'origine naturale, ma potrebbero contenere anche ingredienti tossici o principi attivi pericolosi se assunti senza controllo medico. Un esempio recente, tra tanti: si sta diffondendo la maca, un estratto del ginseng utilizzato in America del Sud per rinforzare le funzioni sessuali e riproduttive della donna. Sebbene sia acquistabile liberamente, non esistono autorizzazioni da parte dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), a differenza di altri prodotti simili". In sostanza, la correlazione tra un ingrediente consigliato come afrodisiaco e il suo effetto concreto "è spesso casuale e riferita a pochi casi auto-segnalati. E' invece reale il rischio che certe sostanze, sebbene vendute come naturali, interagiscano con terapie farmacologiche in corso o siano nocive in particolari stati di salute ".

Tornando agli alimenti, sotto i colpi della scienza cade anche l'illusione delle ostriche. "Alcuni studi – descrivono gli esperti di 'Dottore, ma è vero che…?' – hanno tentato di spiegare il potere stimolante delle ostriche citando lo zinco, che stimolerebbe i livelli di testosterone, l'ormone maschile che regola la produzione degli spermatozoi. Non ci sono, però, evidenze scientifiche sul collegamento tra ostriche e miglioramento delle funzioni dell'uomo. Sono annoverate tra i cibi afrodisiaci soprattutto perché si consumano in occasioni speciali, in quanto care e percepite come esclusive, e per la loro forma che sembra rifarsi ai genitali femminili. Per lo stesso motivo si tirano in ballo i fichi, le banane o le fragole, il cui aspetto e il colore ricordano un cuore". Anche per loro meglio non scomodare Afrodite dea dell'amore.

Ma almeno un goccio d'alcol in più può aiutare a sciogliere le tensioni di coppia a San Valentino? "Si potrebbe pensare che un calice di vino o un cocktail abbiano poteri afrodisiaci, ma non è così – smentisce ancora una volta la scienza – Gli alcolici sembrano facilitare il rilassamento e la riduzione dell'ansia, ma l'effetto reale è esattamente opposto. Quando nel sangue aumenta la concentrazione di alcol le funzioni dell'organismo, comprese quelle legate alla sfera sessuale, si deprimono. Questo effetto peggiora nel caso di abuso cronico di alcolici, e ciò vale anche per le droghe come cannabis e cocaina. Possibili conseguenze sono la disfunzione erettile e l'eiaculazione precoce, dunque nulla di afrodisiaco", anzi l'opposto.

Insomma, niente ricette per una cena romantica e sana? "Conta di più la predisposizione psicologica all'evento: l'umore positivo facilita il benessere, anche sessuale". E allora "meglio scegliere un menu che soddisfi i gusti personali, evitando cibi troppo piccanti o grassi che potrebbero rendere difficile la digestione", rovinare la serata e affossare definitivamente la speranza di un gran finale.